FABRIANO – Dieci anni e non sentirli. La Fondazione Fedrigoni Fabriano ha tagliato questo invidiabile traguardo e proietta lo sguardo verso il futuro, ricordando ciò che è stato realizzato a partire dall’8 marzo 2011, quando la Fondazione si è affacciata sulla scena locale e, soprattutto, nazionale, offrendo un ampio sostegno alla cultura, alla ricerca scientifica e tecnica, alla salvaguardia e alla valorizzazione di un patrimonio storico cartario di inestimabile valore.
«Dieci anni ricchi di iniziative che hanno segnato la storia della carta nazionale e internazionale, dieci anni pieni di soddisfazioni grazie a tutti coloro che l’hanno seguita e supportata», commentano i vertici, a partire dalla presidente Chiara Medioli, annunciando le iniziative per celebrare degnamente questo traguardo con numerose attività lungo tutto il 2021. Dopo il grande successo del 2° workshop internazionale “Paper in Motion” della COST Action PIMo che si è svolto lo scorso 12 febbraio con oltre duecentocinquanta studiosi e appassionati di storia della carta collegati alla diretta streaming da tutto il mondo, la Fondazione ha avviato il restauro dell’Album de “I Segni delle Antiche Cartiere Fabrianesi” di Augusto Zonghi. «Un evento straordinario che mira a preservare un bene già riconosciuto dai competenti organi ministeriale di “particolare interesse storico e culturale” e di “eccezionale interesse nazionale ed internazionale”. Non a caso la Fondazione Fedrigoni Fabriano ha deciso di dare alle stampe la prima edizione del prezioso album manoscritto tra il 1882 e il 1884, a cura di Livia Faggioni, ancora oggi punto di riferimento per storici, paleografi e filologi che sarà presto presentato al pubblico».
Tra i progetti di rilievo prosegue l’identificazione, la catalogazione e la digitalizzazione della straordinaria collezione di carte antiche fabrianesi dal 1267, con il Corpus Chartarum Fabriano (CCF) che, nelle ultime settimane ha visto l’incremento di oltre mille records. Ad oggi sono 2.547 i reperti pubblicati online a disposizione degli studiosi di tutto il mondo per la datazione di documenti sine data et loco. «Un progetto che pone la carta di Fabriano al centro della storia della carta nazionale ed internazionale, che sarebbe stato illustrato in prima battuta in occasione del famoso Congresso dell’International Paper Historians, previsto a Washington (USA) a settembre 2020». Per via della pandemia da Coronavirus, l’importante appuntamento è stato convertito in virtuale e rinviato a giugno di quest’anno e, quindi, si procederà con l’illustrazione in questa sede. «Da alcuni giorni i 2.547 records sono stati condivisi sulla piattaforma internazionale per la consultazione delle filigrane “The memory of paper”, in linea con il Bernstein Project promosso dall’European Commission eContemplus. al fine di dare maggiore visibilità e diffusione ad un patrimonio cartario di inestimabile valore», evidenziano dalla Fondazione Fedrigoni Fabriano.
La Fondazione anche quest’anno conferma il suo impegno sul fronte della ricerca. Prosegue infatti lo studio sulle filigrane fabrianesi del XVI secolo di Augusto Zonghi fino alla raccolta delle filigrane dell’Archivio delle Cartiere Miliani. «Non solo, per celebrare i 700 anni dalla scomparsa di Dante Alighieri (1321-2121), la Fondazione ha avviato uno studio che si propone di confrontare i “segni” (filigrane) fabrianesi presenti nelle carte della Collezione di Augusto Zonghi con quelli rintracciabili nelle opere miniate e negli incunaboli della Divina Commedia», conclude la nota.