Pesaro

Fondazione Pescheria, Centrodestra Pesaro: «Poco trasparente e il Consiglio non può entrare nelle scelte»

I consiglieri d'opposizione: «Vimini è vicesindaco e presidente, inopportuno. E incarico a società di comunicazione del Pd»

Il centrodestra pesarese

PESARO – Fondazione Pescheria, il Centrodestra esprime tutti i dubbi sull’utilizzo dei fondi.

«Da sempre abbiamo espresso forti criticità votando in modo contrario al nuovo statuto approvato nel 2021. Presentammo anche un emendamento per chiedere che due membri del consiglio di amministrazione fossero espressione del Consiglio Comunale e non del Sindaco. Il PD bocciò l’emendamento in barba a qualunque tentativo di partecipazione, trasparenza e controllo».   

E’ il pensiero dei consiglieri comunali di centrodestra del Comune di Pesaro, Marchionni, Lanzi (Pesaro Svolta), Andreolli (Lega), Boresta, Canciani, Corsini, Malandrino, Redaelli (Fratelli d’Italia), Dallasta, Marinucci (Forza Italia), Bartolomei (Pesaro Giovani).   

«Abbiamo sempre evidenziato come inopportuno (se non illegittimo, ma su questo occorrerà una valutazione di un ente terzo) il duplice ruolo di Vimini come presidente della Fondazione e Vicesindaco del Comune di Pesaro e lo abbiamo fatto perché consapevoli che il consiglio comunale non sarebbe più stato in grado di conoscere – oltre che decidere – ciò che fa la fondazione e quali risorse incamera.  Ad oggi la Fondazione risulta essere un ente scollegato dal Consiglio Comunale impegnato solo come passacarte per girare le risorse pubbliche destinate alla Capitale Italiana della Cultura, senza tuttavia sapere quali entrate extra, quali sponsorizzazioni, e anche quali progetti verranno realizzati. 

Su Pesaro2024 mai attivata una comunicazione sulle entrate, sulle sponsorizzazioni, sul budget, sul bilancio di previsione. Un ente autoreferenziale dove la gestione tra indirizzo politico e gestione si sovrappongono, senza che il consiglio comunale possa conoscere o entrare in merito alle scelte visto che ne è totalmente escluso. Una totale carenza di trasparenza sulle spese e sui progetti ampliata dal fatto che manca anche un piano anticorruzione nonostante il bilancio 2023 sia stato approvato il 27 giugno scorso. Dall’approvazione del bilancio è scattato l’obbligo della previsione del piano anticorruzione e della pubblicazione sul sito. 

Non solo non è ancora stato pubblicato, ma se non fosse stato per la nostra richiesta di accesso agli atti e le segnalazioni al prefetto non sarebbe neanche in fase di redazione». 

L’opposizione insorge: «Tutto ciò non ci permette di poter espletare a dovere i controlli su diverse segnalazioni che abbiamo avuto e che non abbiamo potuto verificare. Nella documentazione parziale che abbiamo ricevuto, però, provando ad incrociare i dati e con un po’ di ricerca abbiamo scoperto che la Fondazione Pescheria ha affidato in data 3 maggio 2023 un incarico da 16.000 euro per la comunicazione di Pesaro 2024 alla società Lievito Consulting. Nulla di illegittimo rispetto all’affidamenti e nulla contro la professionalità dell’azienda, sia chiaro, visto che è una società che si occupa di comunicazione. Lo riteniamo però inopportuno da un punto di vista politico perché la Lievito Consulting è la società di comunicazione di riferimento del PD. 

È una società fondata da Francesco Nicodemo, già responsabile della comunicazione del Partito Democratico, già componente della segreteria nazionale, nonchè consigliere della comunicazione di Matteo Renzi all’epoca della presidenza del consiglio. La Lievito Consultg si occupata nel 2024 della campagna di comunicazione di Matteo Ricci ed ora di Orlando in Liguria».

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