FABRIANO – Una delle questioni più complesse che stanno attanagliando la città di Fabriano riguarda la sanità. Lo smantellamento del polo ospedaliero sta legittimamente creando preoccupazioni nella cittadinanza, preoccupazioni che in un momento difficile, da tanti punti di vista, non fa altro che aumentare il timore per i giorni futuri. «Urgenti sono le problematiche e altrettanto urgenti, per noi di Forza Italia Giovani, devono essere le risoluzioni», scrive l’azzurro Biagio Ferreri che si augura non si possa strumentalizzare la questione sanità a titolo elettorale.
«Francamente ci appare ormai chiaro come molti parlino in continuazione della sanità solamente per distogliere l’attenzione da altri temi, altrettanto seri e cruciali per il futuro prossimo di questa città. Far finta che a Fabriano ci sia il solo problema sanitario è segno di una politica miope. Soprattutto se pensiamo che la vicenda che interessa il nostro ospedale rappresenta solo la punta dell’iceberg», prosegue Ferreri che lega le questioni sanitarie ad altre problematiche che si stanno riscontrando in città.
«Fabriano sta subendo, sempre più a causa della crisi, dei contraccolpi che solo chi ha interesse a non vedere non vede. I negozi continuano a chiudere, sia quelli più vicini al centro storico che quelli in altre zone della città. Per non parlare delle persone che continuano ad andare via, soprattutto giovani e famiglie. Insomma, Fabriano inizia ad avere dei problemi che non la rendono una città attrattiva neanche per chi ci vive. Si è detto giustamente che non si nascerà più in questa città a causa della chiusura del punto nascite. Ma prendendo atto di ciò vogliamo aggiungere, che abbiamo anche il dovere di chiederci, cosa sarà di quelli che già sono nati e vivono qui? Ci sarà un futuro per loro? È per questo motivo che per noi, a prescindere da tutte le questioni, è sempre più di vitale importanza prima di tutto far ricrescere questo centro, economicamente e lavorativamente. Questo, cercando di correre in soccorso di quei commercianti e imprenditori che ancora faticosamente tirano avanti, possiamo ancora farlo. Cerchiamo per quanto possibile di salvare il salvabile, affrontando tutte le battaglie, ma con senso critico, senza unirci all’unisono a un coro demagogico che poco appare convincente nelle parole e tanto meno poi nell’attuazione dei fatti».
Secondo i giovani azzurri, si è di fronte a una scelta. «Da una parte c’è il voler rilanciare l’economia locale, con sgravi e incentivi ai commercianti e imprenditori, facendo in modo di tamponare le chiusure sempre più numerose e magari agevolare qualche apertura. Dall’altra parte c’è il bluff di chi, pur di non prendersi le proprie responsabilità e far i conti con la realtà, continua a far leva su un solo e unico tema, pur sapendo che non c’è né la capacità e né la forza politica per portare a casa il risultato. Siamo convinti che solo facendo ricrescere l’economia locale di questa città e facendola ritornare protagonista si tornerà ad avere una voce più forte anche in ambito regionale».
L’appello, dunque, è di muoversi subito. «Se Fabriano non risorge dal punto di vista lavorativo ed economico e si perde dietro ai miraggi, la questione sanità sarà solo l’inizio della fine. Nel giro di pochi anni Fabriano potrebbe ritrovarsi non solo senza più i reparti ospedalieri, ma anche senza un tasso economico e un tasso demografico adeguato, facendo così i conti con un futuro non degno del proprio passato».