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Fossombrone, soldi in cambio di “tranquillità”: arrestato dai Carabinieri per estorsione

Il 29enne prima gli aveva danneggiato quattro mezzi agricoli, poi aveva chiesto 4mila euro per "risolvere tutti i problemi”

FOSSOMBRONE – Alcuni giorni fa, i Carabinieri della Compagnia di Urbino, coadiuvati dai militari della locale Stazione di Fossombrone, hanno tratto in arresto per i reati di estorsione e resistenza a Pubblico Ufficiale un uomo di 29 anni, originario dell’Albania.

I fatti risalgono ad alcune settimane fa: ad innescare le indagine un imprenditore agricolo della zona rimasto vittima di diversi danneggiamenti tra cui l’incendio di tre mezzi agricoli oltre al danneggiamento di un quarto mezzo mediante l’inserimento di acqua e sale all’interno del serbatoio.

Dopo alcuni giorni dai citati eventi, la vittima, dopo aver rinvenuto un messaggio appeso ad un albero in una sua proprietà, era stata avvicinata dal presunto estorsore.

L’uomo però decide di denunciare, e si rivolge ai Carabinieri di Urbino che avviano, nell’immediatezza, una complessa ed articolata attività di indagine, diretta e coordinata dalla locale Procura della Repubblica, tesa all’individuazione dei responsabili.

Dopo alcuni giorni, la vittima viene ricontatto dal presunto estorsore che gli fissa l’appuntamento per la consegna di 4000,00 euro, somma che sarebbe servita, a detta di quest’ultimo, “a risolvere tutti i problemi”. All’incontro però, avvenuto nelle campagne tra i comuni di Pergola e Fossombrone, la spiacevole sorpresa per il balordo: subito dopo aver incassato la cifra dalla vittima, mentre si allontanava a piedi, è stato infattti bloccato dai Carabinieri, che si erano appostati e nascosti nelle vicinanze.

Alla vista dei militari, quest’ultimo ha cercato una improvabile fuga, aggredendoli con calci e spintoni, venendo però poi definitivamente bloccato. Immediatamente perquisito, i Carabinieri hanno potuto così recuperare la somma estorta, di cui una parte, 1000,00 Euro circa, era già stata occultata all’interno di una scarpa.

Al termine dell’udienza di convalida, nel corso della quale l’arrestato ha poi confessato di essere stato l’autore di tutti i danneggiamenti, ammettendo il suo pieno coinvolgimento oltre a fornire ulteriori elementi ed informazioni, sulle quali sono tutt’ora in corso indagini da parte dei militari, il G.I.P. ha convalidato l’arresto in flagranza di reato disponendo l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, in accoglimento della richiesta della Procura della Repubblica di Urbino.