FABRIANO – Potenziamento del sistema di video sorveglianza a Fabriano e conseguente modifica del regolamento per aggiornarlo rispetto alle più recenti innovazioni tecnologiche. Oltre alle telecamere per i principali cinque varchi di accesso alla città, potrebbero arrivare – nel prossimo futuro – foto-trappole e body-cam. Ma, mentre per le prime, il progetto è già in itinere e si parteciperà a un bando nazionale per il finanziamento. Per le ultime due, al momento, si tratta solo di una mera possibilità che il nuovo regolamento comunque prevede.
«La video sorveglianza è ormai da anni utilizzata per tutelare più efficacemente la sicurezza urbana, contrastare la commissione di atti illeciti e vandalici e assolvere a funzioni di vigilanza e controllo in genere, in quanto la presenza di telecamere, oltre che come strumento deterrente, consente di registrare eventi di varia natura, risultando pertanto utilissima nell’attività di indagine che le forze di polizia svolgono per le più diverse finalità, ad esempio fornendo un valido aiuto nella ricostruzione di illeciti amministrativi e sinistri stradali», la premessa dell’Amministrazione comunale di Fabriano.
Si parte da quanto già approvato e sottoscritto con il “Patto per l’attuazione della sicurezza urbana – art. 5 L. 48/2017” tra il Comune di Fabriano e la Prefettura di Ancona. Lo scopo del progetto è quello di controllare gli accessi mediante telecamere di contesto ad alta definizione e attraverso speciali telecamere mediante le quali procedere alla lettura delle targhe dei veicoli circolanti attraverso i principali varchi di accesso alla città: varco Sassoferrato; varco Roma; varco Collamato; varco Ancona; varco Collegiglioni.
«La soluzione progettuale proposta consiste nella realizzazione della nuova centrale di controllo, situata nel palazzo comunale, dotata di un nuovo server per la memorizzazione delle immagini registrate dalle telecamere e per l’installazione dei software necessari al sistema di videosorveglianza e di riconoscimento targhe. Saranno inoltre installate due postazioni workstation client a due uscite monitor costituite da un PC opportunamente dimensionato per la gestione di due monitor in alta definizione da installare nella sede dalla Polizia locale. Il progetto prevede la spesa complessiva di 175mila euro, di cui 140mila finanziate con contributo ministeriale e 35mila con risorse del comune di Fabriano. A carico dell’Ente comunale anche le spese di manutenzione stimate in circa 5mila euro annue».
Per ogni varco individuato saranno installate due telecamere, una per ciascun senso di marcia, in grado di leggere le targhe dei veicoli in transito, e ulteriori due telecamere per la vista del contesto. In più, sarà installato un Box contenente uno switch, un router 4G e un gruppo energia per utilizzare la pubblica illuminazione. Secondo il progetto, tutto ciò – se finanziato – potrà entrare in funzione dal primo gennaio del 2020.
Ma, «oltre che con nuove e più efficienti telecamere, il sistema di video sorveglianza cittadino può essere utilmente ampliato con l’utilizzo di foto-camere riposizionabili, cosiddette foto-trappole, apparecchi di piccole dimensioni, facilmente ancorabili a supporti e capaci di rilevare il movimento all’interno del campo di azione del sensore: tali strumenti vanno incontro all’esigenza di video riprendere punti sensibili, anche in relazione a particolari eventi o periodi temporali, non solo per reprimere l’abbandono indiscriminato di rifiuti (fenomeno per contrastare il quale ne è iniziato l’utilizzo), ma anche per monitorare temporanee situazioni a rischio, ovvero individuare qualsiasi altro fatto illecito. Sono apparecchi ad alimentazione autonoma, progettati per l’uso all’aperto e resistenti agli agenti atmosferici, dotati di sensore a infrarossi ad alta sensibilità e in grado di riprendere immagini anche di notte, che si avviano a seguito di qualsiasi movimento da parte di esseri umani, animali o veicoli nell’area monitorata», si legge nella modifica al regolamento di video-sorveglianza approntato dall’Amministrazione comunale di Fabriano.
Nel quale, inoltre, si potrà prevedere anche «il possibile utilizzo del sistema apparecchi tipo body-cam, ovvero action-cam, telecamere di dimensioni ridotte adatte a essere indossate al di sopra della divisa o collocate sui mezzi di servizio, al fine di essere attivate in situazioni di conflitto o aggressione, ovvero risultare utili nei controlli su strada».