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Francesco Monaco, nuovo mister del Fabriano Cerreto: «Adesso ognuno dovrà dare il massimo»

Il tecnico, che prende il posto di Sauro Trillini, ha condotto oggi pomeriggio il suo primo allenamento al "Parri" di Cerreto d'Esi: «Nelle quattordici partite che rimangono dovremo dimostrare sul campo che questa squadra non vale gli attuali 14 punti in classifica». Obiettivo: la salvezza in serie D

Mister Francesco Monaco oggi pomeriggio - mercoledì 24 gennaio - al "Parri" di Cerreto d'Esi per il primo allenamento alla guida della sua nuova squadra
Mister Francesco Monaco oggi pomeriggio - mercoledì 24 gennaio - al "Parri" di Cerreto d'Esi per il primo allenamento alla guida della sua nuova squadra

FABRIANO – «D’ora in poi, chi scenderà in campo dovrà dare tutto se stesso. Ognuno di noi dovrà dare qualcosa in più». Si presenta così mister Francesco Monaco, il nuovo allenatore del Fabriano Cerreto, che oggi pomeriggio – mercoledì 24 gennaio – alle ore quattordici in punto era già in campo, al “Parri” di Cerreto d’Esi, per preparare il suo primo allenamento, iniziato mezz’ora dopo.

La società ha puntato su di lui ieri sera per prendere il posto di Sauro Trillini (che a sua volta era subentrato a Gianluca Fenucci sul finire di ottobre) con l’obiettivo di risollevare il Fabriano Cerreto dal terzultimo posto in serie D con 14 punti e condurlo alla permanenza in questa categoria.

Nel suo curriculum, due promozioni conquistate (con l’Ancona in B bel 2008 e con la Carrarese in Prima Divisione nel 2011), per poi essersi “specializzato in salvezze” nelle ultime due stagioni.

Mister Francesco Monaco, con quali premesse si appresta ad iniziare questa avventura con il Fabriano Cerreto?
«Quando mi è arrivata la chiamata della società, ci ho messo davvero poco a dire sì e ho accettato con entusiasmo. So che la squadra è un po’ in difficoltà di risultati, ma la sfida è comunque interessante. Conosco pochi giocatori della rosa, ma rapidamente cercherò di capire le caratteristiche tecniche e caratteriali di ognuno per fare il meglio possibile».

Nelle ultime due stagioni, subentrando a campionato in corso, lei ha condotto alla salvezza il Pro Sesto in D e il Prato in Lega Pro. Possiamo dire che è uno specialista?
«Ogni situazione è diversa. È vero che le ultime ultime due esperienze si sono risolte positivamente, ma quando si subentra a campionato in corso non sempre è facile. Adesso dobbiamo pensare a noi, partita dopo partita, a cominciare da quella di domenica in trasferta a Castelfidardo».

A livello tattico ha già qualcosa in mente?
«Ogni allenatore ha un suo credo, ma è anche fondamentale vedere bene i giocatori che si hanno a disposizione, parlare con loro, e capire il modo in cui possono rendere di più».

Quanto è importante lavorare anche sulla “testa” della squadra, in situazioni come questa?
«È necessario trasmettere ai ragazzi l’importanza di mantenere la categoria. Nelle quattordici partite che rimangono, dovremo dimostrare sul campo che questa squadra non vale gli attuali 14 punti in classifica. Io credo che, con gli ultimi aggiustamenti apportati dalla società all’organico, di materiale per fare bene ce ne sia».