JESI – Basse temperature, sforzo fisico e condizioni di salute. Sono i tre elementi da tenere bene in considerazione in queste giornate imbiancate dal gelo siberiano “Burian”. A fornire qualche utile suggerimento è il cardiologo, ed ex assessore regionale, Augusto Melappioni.
Tre, come detto, gli aspetti da non sottovalutare, rimarca il medico jesino. «Per prima cosa c’è il freddo – spiega Melappioni – La cosa più importante è fare attenzione allo sbalzo termico. Se si esce bisogna coprirsi molto bene, a partire dalla bocca. Ben vestiti non ci sono rischi, anche se le condizioni di salute non sono perfette. Molto più pericoloso invece è quando si passa in pochi secondi dalle calde temperature domestiche al clima esterno senza abbigliamento adeguato, ad esempio per andare a metter fuori la spazzatura, anche per soli venti secondi. E ovviamente se si spala bisogna coprirsi molto bene e fare in modo che i vestiti siano traspiranti per agevolare la fuoriuscita del sudore».
Poi va considerato lo sforzo fisico. «Quando si spala l’impegno è enorme – evidenzia il cardiologo -, è un’operazione che si fa da fermi, dunque molto faticosa. È un po’ come spingere una macchina che non parte. Le pale in commercio, inoltre, riescono a caricare molta neve, dunque la sollecitazione per il cuore è enorme, anche perché non ci è abituato. Le persone che soffrono di ipertensione, o che hanno problemi di obesità o di colesterolo alto, dovrebbero riporre maggiore attenzione perché il rischio che la situazione possa “esplodere” è più elevato. Tutti, comunque, dovrebbero usare prudenza. Ritmo basso nello spalare, insomma, senza caricare troppa neve. Se l’operazione si compie con criterio, senza fretta, non vi sono problemi».
Infine, le condizioni fisiche della persona. «L’apparato scheletrico-muscolare non è ovviamente abituato – riferisce sempre Melappioni – quindi bisogna considerarlo nelle operazioni all’aperto, con la neve e il ghiaccio. Vale il solito consiglio: prendersi il tempo necessario, senza fare in fretta, ed evitare movimenti bruschi e repentini».
Un ultimo suggerimento: alcol da evitare. «Se la neve è una scusa per farsi un bicchierino posso anche capirlo, ma dal punto di vista scientifico le sostanze alcoliche e il freddo non vanno troppo d’accordo», specifica Melappioni.