OSIMO – Il gruppo criminale credeva di poter raggiungere la Riviera del Conero per mettere a segno furti in abitazione e garantirsi così il bottino ma non avevano fatto i conti con la macchina investigativa dei Carabinieri della Compagnia di Osimo. Quella banda si trova in carcere dal 29 giugno e ieri, 11 luglio, i Carabinieri del Norm, coordinati dal luogotenente Luciano Almiento, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale di Macerata a carico di G.M., 26enne albanese, dimorante nei Comuni al confine tra Napoli e Caserta. Si tratterebbe di un altro componente. I Carabinieri sono arrivati a lui dopo aver svolto un lavoro certosino, nel massimo riserbo perché si tratta appunto di un altro esponente del sodalizio criminale che nella notte del 29 giugno scorso, a Corridonia, aveva messo a segno sei furti in abitazione. È il più pericoloso della banda perché vanta alle spalle una serie di reati contro il patrimonio e nello specifico furti in abitazione commessi sia nelle Marche che in altre località nazionali, nonché rapine a mano armata in abitazioni, dove imbavagliava e legava le vittime di cui diventava aguzzino fino a quando non riusciva ad avere il provento del delitto. Per questo dal 2017 era ricercato in tutta Italia, sul suo conto pendeva un ordine di cattura emesso dal tribunale di Chieti per gli stessi reati. Il 29 giugno, prima dell’intervento dei Carabinieri di Osimo, si era lanciato da un’auto in corsa facendo perdere le proprie tracce nella vegetazione. Ora è rinchiuso nel carcere di Napoli Poggioreale a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Gruppi criminali come questo agiscono anche con la presenza di persone all’interno degli appartamenti. Praticano il cosiddetto “pendolarismo criminale”. I Carabinieri di Osimo oggi invitano i cittadini alla collaborazione con le forze dell’ordine e a non esitare a chiamare il numero di pronto intervento 112 oppure la centrale operativa di Osimo allo 071 7138300 e segnalare in qualsiasi momento del giorno, della sera e della notte, qualunque movimento, cose, auto e/o persone che possa sembrare anomalo o sospetto. Nel decalogo di consigli stilato dai carabinieri figurano queste regole: «Rammentate di chiudere il portone di accesso al palazzo e possibilmente chiedete di installare una telecamera all’ingresso, non aprite il portone o il cancello automatico se non sapete chi ha suonato, installate dispositivi antifurto, collegati possibilmente con il numero di emergenza 112 dei Carabinieri o 113».