OSIMO – Tre paia di guanti da lavoro di colore nero; una confezione di guanti da lavoro nuovi con cartellino attaccato; due cappellini di colore nero in cotone con visiera;
due scalda collo in pile di colore nero; tre cacciavite a taglio; una chiave a pappagallo. E poi due tenaglie; delle forbici; un coltello multiuso a scatto; un marsupio con all’interno nove chiavi passepartout per autovetture; una scheda di memoria “micro sd”.
È questo il bottino, ben occultato dai proprietari, recuperato dai carabinieri della Radiomobile di Osimo all’interno del bagagliaio di una Fiat Stilo con tre uomini a bordo.
La vettura è stata fermata ieri, 5 novembre, alle ore 21.30 circa, sulla statale 16 Adriatica in prossimità del casello autostradale A14 Loreto-Porto Recanati. A bordo del mezzo vi erano tre uomini con fare sospetto, tanto da attirare l’attenzione dei carabinieri osimani che procedevano al controllo.
All’invito di esibire i documenti di circolazione e identità, i fermati, originari della Puglia e già noti alle forze dell’ordine, non hanno fornito giustificazioni convincenti sulla loro presenza nelle Marche. L’atteggiamento, le circostanze di luogo e di tempo hanno indotto i militari ad una perquisizione veicolare e personale, durante la quale hanno trovato gli oggetti.
Secondo i militari si tratterebbe di materiale utilizzato per commettere i furti, come quelli verificatisi recentemente sul territorio della Val Musone e Riviera del Conero. A carico di uno di loro, un 33enne, pendeva, anche un ordine di arresto in esecuzione di un provvedimento emesso dal Tribunale di Trani, per espiare la pena di circa due mesi di reclusione, per resistenza a Pubblico ufficiale.
I tre sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Ancona per possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli, materiale sottoposto a sequestro.