SENIGALLIA- I Carabinieri della Compagnia di Senigallia hanno denunciato in stato di libertà per furto aggravato sei minorenni di età compresa tra i 15 e i 17 anni. Ieri i ragazzi, tutti studenti dell’Ipsia di Jesi, anziché andare a scuola hanno deciso di fare un giro a Senigallia che hanno raggiunto in autobus. Si trovavano in centro, poco dopo le 10, i sei ragazzi in gruppo, sono entrati nel negozio di abbigliamento MBC di Piazza Simoncelli. Hanno lasciato gli zaini nei pressi della cassa e si sono diretti agli espositori iniziando a rovistare sugli scaffali ed a provare alla rinfusa capi di abbigliamento nel camerino. Ad un certo punto uno di loro ha forse tentato di uscire ma appena si è avvicinato alla porta ha provocato l’attivazione del sistema di allarme ed è tornato indietro. Poi tutti insieme hanno continuato a gironzolare nel negozio, accusandosi scherzosamente tra di loro di aver rubato qualcosa. Sono rimasti nel negozio ancora per qualche minuto e alla fine tutti insieme hanno ripreso i loro zaini e sono usciti.
A quel punto, la commessa si è resa conto che una gruccia attaccapanni ed un espositore per cappelli erano rimasti vuoti ed ha subito allertato le Forze dell’ordine. Sul posto è giunta una pattuglia dei Vigili Urbani che poi ha contattato il Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Senigallia per il sopralluogo. E’ stato accertato il furto di una giacca da uomo marca Vans e di un cappello da uomo marca Carhartt del valore complessivo di 150 euro. I militari hanno anche preso nota della descrizione dei ragazzi.
Dopo qualche minuto in Via Giordano Bruno nei pressi della fermata degli autobus la pattuglia del Nucleo Radiomobile ha intercettato il gruppetto. Uno di essi aveva già indossato la giacca mentre un altro aveva nascosto il cappello nello zaino. Con l’ausilio di una pattuglia della polizia municipale, giunta sul posto, i sei sono stati condotti nella caserma Carabinieri di via Marchetti. Nessuno ha ammesso l’addebito. Il ragazzo con la giacca ha riferito che gliel’aveva regalata ieri un suo amico di cui non ricordava il nome. Il ragazzo trovato il possesso del cappello ha riferito che un suo amico che si era allontanato gli aveva chiesto la cortesia di metterlo nello zaino. Entrambi i capi sono stati restituiti al negozio anche se non sono più rivendibili in quanto sono stati danneggiati al momento del distacco del dispositivo antitaccheggio.
I Carabinieri hanno convocato i genitori in caserma a cui hanno affidato i rispettivi figli. Domani gli atti saranno inviati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni delle Marche.