OSIMO – Una Lancia Y usata come ariete per sfondare la vetrina ma il colpo non riesce. La scorsa notte alcuni malviventi hanno provato a svaligiare il negozio di biciclette “123 pedalare” situato in via di Jesi alle porte di Campocavallo ma il blitz non è andato a buon fine perchè il sistema antifurto è entrato in funzione facendo scappare i rapinatori. L’esercizio commerciale, gestito dai fratelli Magnaterra, era già stato preso di mira due anni fa, l’11 febbraio 2015, e allora le cose andarono diversamente.
I ladri, infatti, riuscirono ad intrufolarsi e a portar via una quindicina di biciclette professionali per un bottino di circa 40 mila euro.«Dopo quel furto – hanno raccontato i proprietari – abbiamo predisposto dei sistemi per evitare altre razzie e così è successo. Questa volta non sono riusciti ad entrare e al di la dei danni alla vetrina non hanno potuto prendere nulla». Nel 2015 entrarono forzando semplicemente la porta d’accesso al negozio mentre ieri ciò non è stato possibile perchè i sistemi antifurto sono scattati mettendo in fuga i ladri.
Dopo il precedente colpo, infatti, i due fratelli Magnaterra hanno dotato il negozio di alcune precauzioni anti-rapina come due piloni in cemento piazzati davanti all’ingresso, un sistema di allarme con nebbiogeno e chiamata diretta a sorveglianza privata e una griglia in acciaio collocata dietro le vetrate. Nonostante ciò, i malviventi non si sono persi d’animo ed hanno provato ugualmente il blitz. Come dimostrano le immagini della videosorveglianza del piazzale di fronte al negozio verso le 3,30 i rapinatori hanno svolto un sopralluogo per capire la situazione.
Accortisi dei due piloni e della grata alle vetrine sono tornati circa mezz’ora dopo a bordo di una Y rubata e con una pedana in legno come scivolo. Hanno quindi innestato la retromarcia e usando l’auto come ariete sono saliti sullo scivolo improvvisato per sfondare la vetrina. Ma i sistemi antifurto e il supporto posto dietro alla vetrata hanno impedito ai ladri di entrare nel negozio, mettendoli in fuga. Sull’accaduto indagano ora i carabinieri di Osimo che stanno visionando le immagini delle telecamere di videosorveglianza per raccogliere elementi che possano aiutare ad identificare gli autori del tentato furto.