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Futuro incerto per l’ospedale Lanciarini di Sassocorvaro

La protesta della consigliera regionale M5S Marta Ruggeri: «Il Centrodestra ha promesso di riaprire gli ospedali chiusi, ma per ora solo fumo»

L'ingresso dell'ospedale Lanciarini di Sassocorvaro

SASSOCORVARO – La sorte dell’ospedale Lanciarini di Sassocorvaro (PU) resta sospesa (qui un passato nostro video-servizio che dava voce alla comunità). La capogruppo regionale dei 5 Stelle Marta Ruggeri parla di un “limbo”. «Comprendo le difficoltà poste dalla pandemia, ma gli abitanti in quella fascia della provincia pesarese hanno bisogno di risposte celeri» spiega Ruggeri.

L’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini ha risposto all’interrogazione della capogruppo a 5 Stelle, che lo sollecitava su tre richieste cruciali per gli abitanti del Montefeltro: riaprire al Lanciarini il punto di primo intervento h24, riattivare le attività fornite dal servizio pubblico nazionale, intervenire per rendere di nuovo utilizzabile la palazzina ora inagibile.

L’assessore regionale ha quindi affermato che al momento è possibile solo una risposta parziale, in attesa che l’attenuarsi dell’emergenza sanitaria permetta di attivare, per gli «ospedali in sedi disagiate» come a Sassocorvaro, Pergola, Amandola e Cingoli, «i percorsi oggetto delle disposizioni già adottate dal consiglio regionale».

Secca la replica di Ruggeri: «Purtroppo non è una risposta interlocutoria, è evanescente. La campagna elettorale è stata densa di promesse, sento ancora gli slogan del centrodestra sul tenore: riapriremo gli ospedali chiusi, ma a me piace parlare di impegni concreti e precisi. Non ne ho né visti né ascoltati, tanto da chiedere una risposta scritta per verificare se sia meno fumosa».