PESARO URBINO – L’avvio del cantiere della Guinza è una notizia di portata storica. Un’opera ferma da 30 anni e necessaria per collegare Marche, Umbria e Toscana. Una infrastruttura importante anche per la competitività delle imprese.
Ma senza altre risorse rischia di avere forti mancanze tanto che il consigliere regionale Andrea Biancani (Pd), da sempre impegnato per la realizzazione dell’infrastruttura, parla di “Mulattiera”. Ed esprime i suoi dubbi sull’efficacia della riapertura della galleria della Guinza a senso unico per l’attraversamento dell’Appennino tra le Marche e l’Umbria.
«Ricordo che la progettazione dei Lotti 2-3 e parte dei lavori per la messa in sicurezza della galleria e per il collegamento con Mercatello sono stati finanziati dal precedente Governo nazionale con 60 milioni, nel contratto di programma 2016-2020. Allora noi tentammo di aprirla a doppio senso o a senso unico alternato per garantire sia l’entrata che l’uscita dalle Marche, ma la proposta venne bocciata per ben due volte dal Consiglio superiore dei lavori pubblici.
L’accelerazione degli ultimi anni, che ha reso possibile partire con il cantiere, c’è stata solo perché l’opera è stata considerata ‘strategica’ dal precedente Governo, ovvero è stato nominato un commissario con poteri straordinari. E’ stato questo che ha permesso di superare gli ostacoli burocratici. Sottolineo, il commissariamento non è stata una scelta dal Governo Meloni, né tanto meno dell’attuale Governo regionale».
«Tornando ad oggi – aggiunge – la galleria una volta aperta, a senso unico, senza realizzare gli altri Lotti, terminerà all’interno del centro abitato di Mercatello nel lato marchigiano, in una strada che è poco più di una mulattiera nel lato Umbro, con il rischio che purtroppo sarà così per molti anni ancora. Il tratto Guinza-E45 (Lotto1) non è stato finanziato e non entrerà nel contratto di programma neppure quest’anno. Questo vuol dire che, nonostante la presenza del commissario straordinario, prima che si possa solo pensare di avviare la gara per quel Lotto, passeranno almeno due o tre anni, ammesso che venga finanziato».
Il Lotto 4 (circonvallazione di Mercatello) non è finanziato, o per la precisione lo era nel contratto di programma 2016-2020 con 40 milioni, ma successivamente il Governo ha destinato quei fondi ad altri interventi. «Il progetto e la sua approvazione sono stati realizzati durante la precedente amministrazione regionale, ma ancora oggi si aspetta il finanziamento, tutto è fermo. Dal Lotto 5 al Lotto 10, ovvero da Mercatello a Canavaccio, non c’erano risorse ieri e non ci sono oggi, tutto è immobile e senza copertura finanziaria. Attualmente, giustamente, si sta dando priorità al Lotto 10 (tratto bivio Borzaga-Santo Stefano di Gaifa, ovvero circonvallazione di Canovaccio), che Anas sta progettando a due corsie, ma anche in questo caso senza finanziamento».
E ancora, il Lotto 7 (circonvallazione di Urbania), finanziato con 114 milioni di euro, oggi non è più finanziato. Infine, la seconda canna della galleria, che consentirebbe anche di procedere nella direzione Umbria-Marche, è in progettazione, ma come tutto il resto non è finanziata
Biancani parla di «esultanza eccessiva».
«Vogliamo parlare anche del progetto a quattro corsie, rilanciato con tanta enfasi dalla Giunta? Uno specchietto per le allodole. Il costo supererebbe i 2 miliardi di euro e a mio avviso non si realizzerà mai. Sarebbe già tanto raggiungere l’obiettivo delle due corsie, ma ad oggi neppure quel progetto è finanziato».