GENGA – Avrebbe voluto appiccare un incendio nel territorio del comune di Genga che, considerando le alte temperature e la zona prescelta, sarebbe potuto diventare molto vasto. L’intervento dei carabinieri della stazione gengarina, coordinati dai colleghi della Compagnia di Fabriano, agli ordini del capitano Mirco Marcucci, ha permesso l’identificazione e la conseguente denuncia di un 25enne. E, particolare da non trascurare, lo spegnimento sul nascere del rogo.
I fatti
Il 28 luglio scorso, i carabinieri della stazione di Genga erano impegnati in mirati servizi di controllo per la prevenzione e la repressione degli incendi. In questi ultimi giorni, infatti, complici le altissime temperature e la secchezza dell’erba, nonché per alcune folate di vento, si sono intensificati i controlli per evitare che i piromani possano entrare in azione.
Soprattutto se si considera come in alcune strade di Genga fossero stati segnalati alcuni piccoli roghi di natura certamente dolosa, ma spenti sul nascere. Ebbene, durante il servizio, i militari hanno notato un’autovettura che stava percorrendo la strada che passa per località Avenale. Alcune manovre del mezzo hanno destato l’interesse dei carabinieri di Genga. Si è deciso, quindi, di intervenire fermando il veicolo. Alla guida vi era un 25enne della zona. Dopo l’identificazione, notando un certo nervosismo, il giovane è stato perquisito. Nella tasca del pantalone è stato trovato un accendino. Nel mentre di queste operazioni, i militari hanno notato – nei luoghi dove poco prima era passato il 25enne – alzarsi prima del fumo e poi delle fiamme.
Era stato appiccato un incendio che a causa del vento e della secchezza dell’erba, aveva già bruciato circa 6 metri di sterpaglia. I carabinieri hanno prima spento sul nascere il rogo, grazie all’estintore in dotazione e scongiurando, in questo modo, l’intervento dell’autobotte dei vigili del fuoco del distaccamento di Fabriano. Quindi, hanno denunciato il 25enne per la violazione dell’art. 424 C.P., vale a dire danneggiamento seguito da incendio.