GENGA – Non rientra a casa dopo aver detto di voler andare a fare un’escursione nel fabrianese. Scattano le ricerche. Dopo cinque ore, il lieto fine. Il 59enne di Ancona, sposato, istruttore di arrampicata, è stato ritrovato, scosso, in stato confusionale per aver trascorso una notte all’addiaccio, ma in apparente buono stato di salute. A ritrovare l’uomo il Soccorso Alpino, con l’ausilio dei carabinieri e dei vigili del fuoco, non lontano da Genga, a poca distanza da Serra San Quirico.
Le ricerche
L’allarme è stato lanciato dalla moglie del 59enne che ieri pomeriggio, poco dopo le 17, ha ripetutamente provato a contattarlo al telefono cellulare senza esito. Era uscito la mattina avvertendo che avrebbe fatto un’escursione in solitario. Poi più nulla. A coordinare le ricerche la Questura di Ancona. Sul campo, gli uomini del Corpo nazionale Soccorso Alpino della Regione Marche, oltre ai vigili del fuoco, volontari e forze dell’ordine. L’ultima volta il telefono cellullare dell’uomo ha agganciato la cella del Monte San Vittore. Un raggio di copertura importante a livello chilometrico che corrisponde, quindi, a un vasto territorio di ricerca. All’inizio ci si è concentrati nei sentieri noti ai soccorritori e allo stesso disperso non lontano dalle Grotte di Frasassi. Via via, si sono battute anche altre zone, sempre più impervie e anche lontane. A preoccupare molto anche il fatto che non si riuscisse a localizzare l’auto del 59enne, in modo tale da ridurre anche il raggio di azione delle ricerche stesse. Fortunatamente, la svolta intorno alle 17 di oggi con il ritrovamento del 59enne da parte del Soccorso Alpino con l’aiuto dei carabinieri e dei vigili del fuoco, tra Genga e Serra San Quirico. È stato subito affidato ai sanitari del 118 di Fabriano che lo hanno portato al Pronto soccorso dell’ospedale Engles Profili. Dalle prime notizie, comunque, a parte un comprensibile stato confusionale, non sembra aver riportato ferite o traumi.