SENIGALLIA – Sul ddl per l’inasprimento delle pene per chi abbandona un animale ci sono pareri per lo più positivi, da parte non solo delle associazioni animaliste ma anche dei semplici cittadini. Nei riguardi del comportamento, che permette forse con troppa leggerezza di disfarsi di un essere vivente e senziente come se fosse un rifiuto, però si registra la scarsità di controlli e soprattutto la mancanza di formazione e di una consapevolezza diffusa.
Proprio per venire incontro alle esigenze delle persone che segnalano le poche informazioni circolanti sull’argomento e sulla corretta gestione degli animali, è intervenuto il Comune di Senigallia organizzando e promuovendo un percorso formativo per i proprietari dei cani. L’iniziativa è finalizzata a conoscere le regole per tenere con sé un animale, senza che arrechi disturbo ad altri animali o alle persone. Dieci ore di lezioni teoriche sugli aspetti del comportamento dell’amico a quattro zampe con un medico veterinario comportamentalista, sulle regole da seguire quando si è in giro con il proprio cane grazie alla collaborazione della Polizia Locale del Comune di Senigallia e sulle salute dell’animale con i veterinari dell’AST. Alle 10 ore di teoria si aggiungono esercitazioni pratiche di addestramento cinofilo, con un’educatrice esperta. L’ultimo si è concluso a inizio aprile ma altre edizioni seguiranno nei prossimi mesi.
«Il percorso è davvero utile perché dà informazioni e genera consapevolezza nelle persone su cosa significhi avere, gestire, accudire un cane» ci spiega Gabria Pierfederici. E’ un’addestratrice cinofila Enci e istruttrice per cani da soccorso in superficie, attività che svolge per il nucleo di volontari di protezione civile Falchi della Rovere di Senigallia, ma si è anche dedicata ai detenuti delle carceri anconetane per un’altra iniziativa molto interessante. «Tante persone, di ogni età, hanno problemi con i propri animali, a partire da quegli esemplari che hanno morso altri cani o persino il proprio padrone, fino a coloro che non riescono a fare una passeggiata “tranquilla”».
Oltre alle peculiarità di ogni razza, che sarebbe bene conoscere prima di effettuare un’adozione perché alcune pretendono più attenzione rispetto ad altre, va però detto che «molte delle problematiche arrivano da una non adeguata gestione degli animali da parte dei proprietari. «C’è chi pretende, dopo dieci ore di assenza da casa, che il cane al suo ritorno stia tranquillo e buono – afferma Pierfederici – ma così non può essere perché ha bisogno di attenzioni durante tutto il giorno. Se si è assenti per molte ore, forse non è il caso di adottare un cane».
Ci sono poi alcuni segnali di stress che il cane lancia e che il proprietario dovrebbe imparare a riconoscere, così come alcuni atteggiamenti “calmanti” che «possono aiutare a gestire una relazione anche imprevista sia quando siamo in casa che quando siamo fuori a passeggio. Se in certe situazioni si forza la mano, l’animale potrebbe anche aggredire il proprietario. Ecco perché è utile farsi seguire da un esperto in modo da non dover cambiare strada quando si incontrano altri animali. Il corso promosso dal Comune di Senigallia va proprio nella direzione di dare una prima informazione e formazione sulla corretta gestione dei cani. E ce n’è bisogno» conclude l’esperta.