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Gestione impianti sportivi: manifestazione d’interesse deserta

L'amministrazione comunale di Fabriano potrebbe decidere di riaprire i termini magari abbassando i canoni di affitto e modificare il disciplinare

La targa che intitola lo stadio comunale di Fabriano a Mirco Aghetoni (1990-2015)

FABRIANO – Nessuno ha partecipato alla manifestazione di interesse per la gestione di alcuni impianti sportivi a Fabriano. Le domande dovevano essere presentate entro le 12 del 15 settembre. Ma non è arrivata nessuna busta contenente un eventuale interessamento. L’Amministrazione comunale studia se sia il caso di abbassare i termini economici o individuare una soluzione alternativa. A rischio, dunque, l’incasso che ci si prefiggeva di ottenere nei prossimi cinque anni.

A decidere i contenuti della manifestazione di interesse era stato il precedente Consiglio comunale: gestione privata dello Stadio comunale Aghetoni+antistadio con annesso campo di calcetto per un importo di canone mensile pari a mille euro; vecchio Campo sportivo e Campo sportivo di Albacina per un importo di canone mensile, per ciascun impianto, pari a 500 euro.

I soggetti ammessi a partecipare alla manifestazione di interesse per l’affidamento in gestione: società e associazioni sportive dilettantistiche, Enti di promozione sportiva, discipline sportive associate e Federazioni sportive nazionali, che avessero rispondenza dell’attività svolta al tipo di impianto sportivo e alle attività sportive in esso praticate; presenza nell’organico della società di istruttori e/o allenatori in possesso della relativa qualifica; aver praticato per almeno due anni una delle attività sportive che si svolgono presso l’impianto sportivo in modo regolare e continuativo anche in altra struttura; aver praticato per almeno due anni nel settore giovanile; avere un numero di tesserati non inferiore alle 50 unità.

Il disciplinare concedeva la possibilità di partecipare sia in forma singola che come raggruppamento. Attraverso questa indagine il comune di Fabriano si prefiggeva di incassare 24mila euro annui. Quindi, 120mila per il quinquennio. Fondi che, certamente, sarebbero tornati utili per le finanze comunali.

Qualora fossero pervenute domande per la gestione di un impianto sportivo, si sarebbe proceduto alla gara. E, invece, nulla di tutto questo è avvenuto. La manifestazione di interesse è andata deserta. L’Amministrazione comunale è ora a un bivio: riaprire i termini e magari modificare l’importo dei canoni e/o i soggetti ammessi a partecipare oppure studiare una strada alternativa per la gestione di questi impianti sportivi cittadini.