FERMO – È stata dedicata alla solidarietà, alla vicinanza dell’Italia e dell’Europa alle popolazioni colpite dal sisma, la XIII edizione della Giornata delle Marche, celebrata al Teatro dell’Aquila di Fermo. Un “ritorno”, dopo che la città ha ospitato la manifestazione nel 2008. Il 10 dicembre la ricorrenza viene celebrata in occasione della Festività della Madonna di Loreto e della Dichiarazione dei diritti universali dell’uomo.
Un appuntamento istituito con legge regionale 25/2005 per riflettere e sottolineare la storia, la cultura, le tradizioni e le testimonianze della comunità marchigiana, rafforzandone la conoscenza e l’appartenenza. “Tensioni” che si sono vissute ancora una volta a Fermo già dalle battute iniziali, con la presenza dei componenti dell’esecutivo del Consiglio dei marchigiano all’estero, presieduto da Franco Nicoletti che ha organizzato, nel Fermano, l’annuale riunione in occasione della Giornata delle Marche. Al Teatro erano presenti anche la preside e gli alunni dell’Istituto tecnico statale economico tecnologico “ Carducci – Galilei” che si sono distinti per aver ideato, in ambito Unesco, un progetto d’eccellenza – unico selezionato per le Marche – che favorisce l’innovazione tecnologica e sociale, la coesione, la sostenibilità ambientale e l’economia circolare.
Marco Frittella, giornalista Rai marchigiano e conduttore della Giornata, ha presentato il tema dell’edizione, di «viva attualità, che cade in un momento particolare della storia della regione, ferita dai tragici avvenimenti del sisma e contrassegnati dalla complessa ripresa. I marchigiani e le istituzioni hanno sentito particolarmente vicini il Paese e le istituzioni europee». Tanti gli interventi che si sono susseguiti sul palco.
«Abbiamo vissuto, nei momenti difficili, l’importanza di poter contare su una grande comunità che, in maniera solidale, pensa alle necessità di tutti – ha detto il presidente regionale, Luca Ceriscioli – Abbiamo scoperto un lato dell’Europa che non si conosceva, quello dell’emergenza. Una comunità europea che non è solo qualcosa di lontano, ma che si è mostrata vicina in tutte le fasi del bisogno e che ora vuol vedere il rilancio delle Marche attraverso la ricostruzione».
Il presidente del Consiglio dei ministri, Paolo Gentiloni, la cui famiglia ha origini marchigiane, ha inviato un messaggio di saluto, nel quale ha sottolineato l’importanza di continuare il percorso di collaborazione tra le istituzioni, iniziato nella fase dell’emergenza post sisma.
Il momento centrale della manifestazione è sempre la consegna dei premi istituiti come riconoscenza a persone o associazioni che si distinguono per la loro generosità e per il grande cuore marchigiano. Entrambi realizzati dallo scultore Renzo Romagnoli di Castelfidardo. Il Picchio d’Oro 2017 è stato conferito dal presidente Luca Ceriscioli a Neri Marcorè per l’ideazione del Progetto RisorgiMarche, a sostegno delle aree terremotate. La Lega del Filo d’Oro ha invece ricevuto il Premio speciale del presidente della Regione, ritirato dal presidente Francesco Marchesi e dal segretario generale del Filo d’Oro Rossano Bartoli, per i 50 anni di impegno a favore delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali espresso attraverso l’attività del Centro di riabilitazione d’Osimo.
La Giornata è terminata con un’anteprima della seconda parte di “ViviAmo le Marche” che vedrà, il prossimo anno, 31 personaggi di 18 nazionalità, meno noti al pubblico ma altrettanto significativi, testimonial delle Marche. Persone affermate nei loro Paesi di nascita e provenienza che hanno scelto di vivere nelle Marche e che hanno prestato gratuitamente la loro immagine alla nuova campagna promozionale. Alcuni, presenti in sala, hanno assistito, insieme agli altri partecipati, al concerto finale del maestro Nicola Piovani, organizzato in collaborazione con l’Amat (Associazione Marchigiana attività teatrali). L’edizione 2018 della Giornata delle Marche, è stato anticipato in conclusione, si terrà ad Ascoli Piceno.