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Giornata delle Marche: a Loreto premiati gli “eroi del Covid”

Un’edizione digitale, senza pubblico. Assegnato il Picchio d'oro al dottor Guido Silvestri e il Premio del Presidente agli operatori sanitari più giovani. «Nella nostra regione tutti i presupposti per sconfiggere la pandemia»

(Foto: Maurizio Rillo)

LORETO – Oggi, 10 dicembre, è la Giornata delle Marche, interamente dedicata ai marchigiani per rafforzare la comunità. Un’edizione digitale, senza pubblico, alla presenza delle sole autorità e trasmessa in streaming sulle emittenti televisive regionali, con in collegamento le associazioni dei marchigiani nel mondo, si è svolta al Museo pontificio Santa Casa di Loreto, nel salone degli Svizzeri.
È stata dedicata ai “nuovi eroi”, in prima linea nella lotta al Covid-19 e a ogni marchigiano, chiamato a fare la propria parte per fronteggiare la diffusione della pandemia.

La “Giornata” che celebra le Marche infatti è dedicata al mondo socio-sanitario marchigiano, in prima linea dallo scorso inverno per difendere la popolazione nella fase complicata e delicata della pandemia. È un invito a riscoprire lo spirito di coesione nelle Marche del Covid anche attraverso l’esempio di chi sta dedicando la propria vita per salvaguardare l’intera comunità. Non a caso il previsto Premio del Presidente (altra onorificenza conferita il 10 dicembre, assieme al Picchio d’oro, assegnato dall’apposita commissione) è stato assegnato al più giovane scelto tra il personale medico ospedaliero, infermieristico e degli operatori socio sanitari impiegati nell’emergenza contro la pandemia.

Il dottor Guido Silvestri in collegamento dagli Stati Uniti
Il dottor Guido Silvestri in collegamento dagli Stati Uniti

“Picchio d’oro” al dottor Guido Silvestri, 58 anni, senigalliese di adozione, patologo, immunologo, virologo. È professore ordinario e direttore del dipartimento di Patologia generale e medicina di laboratorio alla Emory university di Atlanta. È uno degli scienziati italiani più apprezzati per la pandemia. In collegamento dagli Stati Uniti ha detto: «Grazie a tutti. Abbiamo delle armi fenomenali in questo momento, non siamo più nel 1600 o nel 1800. Di fronte a un virus e a una pandemia possiamo combattere, ci sono vaccini efficaci al 95 per cento, si tratta di darli a tutti. Questa guerra la vinceremo. I vaccini sono stati sperimentati anche nella mia Università, abbiamo raccolto i dati dei volontari, sono stati compilati e passati alle agenzie. Stiamo aspettando il permesso per iniziare a somministrare il vaccino della Pfizer. Stiamo tranquilli e, anche voi politici, cercate di farlo capire a tutti. Se riusciamo a farci vaccinare in massa questa cosa ce la metteremo alle spalle».

Premio del Presidente a Sara Mazzanti, la più giovane dirigente medico, 31 anni di Jesi, Sod clinica Malattie infettive tropicali; Laura Ghitarrari, la più giovane infermiera, 25 anni di Petriolo, Sod Medicina interna d’urgenza semintensiva degli Ospedali riuniti di Ancona; e a Elena Tombolini, la più giovane operatrice socio sanitaria, 29 anni di Porto Recanati, Sod Malattie infettive emergenti e degli immunodepressi degli Ospedali Riuniti di Ancona.

«Auspicavamo un inizio diverso per questa legislatura ma eravamo pronti e attenti a questa problematica che sta sconvolgendo il mondo. Crediamo fortemente nel valore del riscoprire il senso di comunità nella nostra regione – ha detto il presidente Francesco Acquaroli –. Possiamo farlo anche attraverso iniziative come questa, che vogliono rafforzare il senso di identità e di appartenenza al proprio territorio di tutti i marchigiani, rendendoli consapevoli delle proprie risorse, opportunità ed eccellenze. Con questo spirito si svolgono le celebrazioni della “Giornata delle Marche” pure per il 2020: “Le Marche che resistono. I nuovi eroi, testimoni del nostro tempo” il titolo. È un senso profondo per noi. Il significato del titolo va ricercato nell’impegno profuso dall’intero sistema-regione e in particolare dal mondo degli operatori medici e sociosanitari per fronteggiare gli scenari di crisi legati alla pandemia da Covid-19. Di fronte alle oggettive difficoltà conseguenti alla diffusione del virus, l’intera comunità regionale sta rispondendo in maniera coesa e con la determinazione tipiche del proprio carattere. Celebriamo quindi gli eroi del nostro tempo, cioè tutti coloro che, col proprio apporto positivo alla comunità, svolgono fino in fondo il proprio dovere».

Poi ha aggiunto. «Resistere, tutti, i malati, gli operatori sanitari, gli imprenditori e i dipendenti. Tengono alto il nome della nostra regione. Stiamo facendo un grandissimo lavoro da febbraio che però non ci deve far abbassare la guardia, quel lavoro si vede negli ospedali ma parte da noi. In questi giorni stiamo studiando il bilancio per il prossimo anno e parlando del recovery fund. Stiamo progettando la Regione del futuro, vorremmo vedere le Marche che sappiano aggregarsi e ritrovare l’identità profonda. Per quanto riguarda la ricostruzione post sisma, stiamo cercando di dare giusta attenzione a un modello che si chiama “filiera istituzionale”: lo sforzo non può essere compiuto da una sola entità. Abbiamo un enorme patrimonio turistico, insieme di tutte le eccellenze, che deve superare i campanilismi. Tra cinque anni vorrei vedere la Regione più consapevole, lontana dagli individualismi».

L’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini poi ha aggiunto: «Nella nostra regione ci sono tutti i presupposti per sconfiggere la pandemia».

Il presidente della commissione speciale “Picchio d’oro” Carlo Ciccioli ha detto: «Abbiamo condiviso la stessa idea per conferire i premi».

«Grazie a tutti, sono fiducioso che la caparbietà dei marchigiani riuscirà a far fronte a questo maledetto virus», ha detto il primo cittadino di Loreto Moreno Pieroni.
«Per me è una grande gioia mettere a disposizione questo luogo per un evento così importante. Prima della pandemia sono stato in Cina e anche lì conoscevano Loreto, un fatto che fa capire l’universalità della città mariana, la stessa che viviamo qui oggi», ha aggiunto l’arcivescovo delegato pontificio di Loreto Fabio Dal Cin.
Il presidente del Consiglio regionale Dino Latini ha dichiarato: «I marchigiani sono i primi in Italia a essersi sentiti uniti cinquant’anni fa in un’unica regione. L’ente rappresenta gli ideali più importanti della nostra comunità».

Un milione e mezzo i marchigiani, altrettanti quelli residenti all’estero. Franco Nicoletti, presidente del Consiglio del marchigiani all’estero, si è collegato dal Lussemburgo: «Siamo praticamente una seconda regione. Come Consiglio, siamo “l’antenna” delle Marche e curiamo soprattutto il turismo».
Diversi i collegamenti da tutto il mondo per brevi interventi: Montevideo (Uruguay), La Plata (Argentina), Montreal (Canada), New York, Genk (Belgio), San Paolo del Brasile e Adelaide (Australia).

Proiettato un video che riassume i fatti più importanti del 2020, principalmente connessi alla pandemia. La scelta della sede quest’anno ha assunto un valore particolare anche per la celebrazione del Giubileo lauretano 2020. L’edizione è stata organizzata in collaborazione con il Comune di Loreto e la Curia Arcivescovile della Santa Casa lauretana.