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Fabriano, Giorno della Liberazione in presenza

«Ci saremo perché questa festa non può essere derubricata, perché sono tempi difficili per la democrazia»: dicono dal Laboratorio Sociale Fabbri. Intanto è stato reso omaggio al partigiano Engles Profili

Il cippo commemorativo del partigiano Engles Profili

FABRIANO – «Quest’anno vogliamo celebrare i giorni della Liberazione ritornando nelle piazze e nei luoghi simbolo della Resistenza. Lo faremo in sicurezza e all’aperto, ma abbiamo deciso di esserci». Questa l’intenzione che sta portando avanti il Laboratorio Sociale Fabbri di Fabriano che, nella giornata di ieri, 22 aprile, alle 18, ha organizzato la commemorazione del partigiano Engles Profili al cimitero di Cancelli, presente anche il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli.

«L’esercizio del ricordo è indispensabile per non dare mai per scontato l’immenso valore delle libertà di cui oggi possiamo godere. Ancora di più in questi tempi dove molte libertà vivono un periodo di sospensione e ci rendiamo conto di quanto siano importanti. Anche quest’anno Engles Profili ci ha consentito di fare questo esercizio del ricordo e in questo modo il suo sacrificio continua a dare i suoi preziosi frutti», le parole del primo cittadino di Fabriano durante la cerimonia.

Gabriele Santarelli

L’attenzione ora si sposta sul 25 aprile, giorno della Liberazione. «Ci saremo perché questa festa non può essere derubricata, perché sono tempi difficili per la democrazia, perché sappiamo che i grandi valori per cui hanno lottato i partigiani non sono conquiste che prese una volta durano per sempre ma che devono essere rinnovate», spiegano dal Laboratorio Sociale Fabbri di Fabriano, invitando tutte le antifasciste e tutti gli antifascisti a ritrovarsi alle 9 al cimitero di Santa Maria e poi alle 11 alla statua del Partigiano presso i giardini pubblici di Fabriano.

«A margine della celebrazione ufficiale del 25 Aprile vogliamo dare la possibilità a quanti lo desiderano di parlare e di intervenire. Per ritrovarci, per discutere di dignità in tempi di compressione dei diritti, per ritornare in strada, per fare ascoltare ancora le voci di Liberazione nei nostri territori», concludono dal Laboratorio Sociale Fabbri.