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Giovanni Fileni nominato Cavaliere del lavoro

«Un onore che voglio condividere con tutti coloro che mi hanno aiutato a realizzare il mio sogno imprenditoriale». Giovanni Fileni, presidente e fondatore dell'omonimo gruppo industriale, così commenta la sua nomina oggi (1 giugno) a Cavaliere del lavoro dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, su proposta del ministro dello Sviluppo Carlo Calenda

Giovanni Fileni
Giovanni Fileni

«Un onore che voglio condividere con tutti coloro che mi hanno aiutato a realizzare il mio sogno imprenditoriale». Giovanni Fileni, presidente e fondatore dell’omonimo gruppo industriale, così commenta la sua nomina oggi a Cavaliere del lavoro dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, su proposta del ministro dello Sviluppo Carlo Calenda. Si tratta di un riconoscimento di eccellenza che va a premiare, quest’anno, 25 imprenditori italiani di cui solo uno marchigiano, Fileni appunto.

Nella lista dei nuovi Cavalieri del Lavoro, sono nomi noti dell’imprenditoria nazionale, tra cui Andrea Illy, presidente dell’azienda triestina leader del caffè 100% arabica, Francesco Starace, amministratore delegato di Enel Spa, l’emiliano Alberto Vacchi, presidente di Ima macchine per il confezionamento del tè, Fabio Storchi presidente della Comer Industries ed ex presidente di Federmeccanica; inoltre Baldassare Agnelli (Utensileria da cucina, Lombardia), Alberto Barberis Canonico (Tessile, Piemonte), Vincenzo Cafarelli (Elettronica, Campania), Massimo Carrara (Carta, Toscana), Carla Casini (Tappeti e moquette, Toscana), Luciano Cillario (Grafica, Piemonte), Barbara Cittadini (Sanità privata e Case di cura, Sicilia), Giuseppe Costa (Servizi ricreativi, culturali, didattici, Liguria), Giancarlo Dallera (Componentistica, Lombardia), Ennio De Rigo Piter (Occhiali, Veneto), Gino Del Bon (Lavorazioni in vetro, Lombardia), Mario Filippi Coccetta (Tessile, Umbria), Carlo Francesco Mario Ilotte (Fusione metalli leggeri, Piemonte), Giovanni Licitra (Semi di carruba, Sicilia), Alessandro Morra (Farmaci, Campania), Marco Palmieri (Borse, pelletteria, selleria, Emilia Romagna), Francesco Passadore (Banche, Liguria), Pierantonio Riello (Gruppi statici di continuità, Veneto), Remo Ruffini (Abbigliamento, Lombardia), Gloria Maria Rosaria Tenuta (Agroalimentare, Calabria).

«Ho appreso del prestigioso riconoscimento con grande onore, orgoglio e commozione», fa sapere Giovanni Fileni. «È un premio che va alla mia persona ma voglio simbolicamente condividerlo con tutte le persone che sono l’anima della mia azienda: i collaboratori, i dipendenti e tutti coloro che, in questi quasi 50 anni di attività, hanno contribuito, con il loro lavoro e la loro passione, con il loro intuito e la loro visione, a far nascere e crescere l’azienda che porta il mio nome fino alle sue attuali dimensioni e prestigio. Siamo partiti da zero, ma abbiamo sempre avuto obiettivi chiari e ci ha accompagnato una grande dedizione. Senza il loro fondamentale aiuto, quello di mia moglie e dei miei figli, che sono il futuro dell’azienda, non sarebbe mai stato possibile trasformare una mia personale sfida, il mio sogno imprenditoriale, in una solida realtà che oggi offre lavoro e sicurezza a tante famiglie nelle Marche, ma non solo. Un sentito ringraziamento va anche a tutto il sistema produttivo marchigiano e a chi, nel corso degli anni, ci ha dato fiducia e ha accompagnato la crescita della Fileni credendo, come ho sempre creduto io, che avrebbe potuto contribuire allo sviluppo della nostra terra».

Il Gruppo Fileni, con sede a Cingoli, è oggi il terzo operatore nazionale nel settore delle carni avicole e primo produttore in Italia di carni bianche da agricoltura biologica. L’azienda è sul mercato dal 1966 ed è presente in maniera capillare nei canali GDO, Normal Trade e Ho.re.ca. Controlla tutto il processo produttivo, dall’allevamento alla distribuzione e si è affermato nella grande distribuzione e nei canali della ristorazione con quattro linee di prodotto: tradizionale, elaborati crudi, panati e prodotti cotti. L’azienda opera attraverso due stabilimenti produttivi nelle Marche (a Castelplanio e Cingoli), 280 centri di allevamento e impiega 1.800 dipendenti, di 52 nazionalità diverse, mentre altri 1.200 lavorano con l’indotto. La produzione riguarda polli (90%) e tacchini. Il fatturato è di circa 360 milioni di euro.

Giovanni Fileni nasce a Monsano, il 28 gennaio 1940, ultimo di tre fratelli, da una famiglia di mezzadri. A 14 anni, inizia a lavorare come meccanico in una officina artigianale di motociclette, settore nel quale crea una piccola società nel 1958, appena diciottenne. Nel 1965 inizia ad interessarsi al settore degli allevamenti avicoli e inizia a sperimentare il primo sistema di allevamento di animali da cortile nelle campagne di Monsano, vicino alla casa di famiglia. Un anno dopo costruisce il primo capannone per l’allevamento di 5000 polli da vendere porta a porta alle casalinghe della Vallesina. Nel 1967, a Jesi, con l’aiuto della moglie Rosina, apre il primo negozio di vendita diretta di polli. Nel giro di 14 anni i negozi diventano 48 e i capannoni di allevamento 15, per un totale di 21.000 metri quadrati. Nel 1968 viene costruito il primo mattatoio. Alla fine degli anni ottanta, l’imprenditore chiude la catena di negozi e costruisce nel 1989 uno stabilimento per prodotti pronti a Cingoli. Nel 1995 decide di costruire un nuovo mattatoio più grande, dando vita alla filiera completa della lavorazione delle carni, proprio nel momento in cui molte aziende avicole fallivano per non aver attuato il ciclo completo dal pulcino al prodotto finito. Nel 2001 ha avviato la produzione biologica. Il 2008 fa un passo importante avviando la produzione nel nuovo stabilimento di Castelplanio, i lavoratori  arrivano a quota 1600 unità; nello stesso anno l’azienda mette a punto l’innovativo sistema di cottura senza friggitrice.