LORETO – Papa Francesco, in questo Giubileo lauretano, ancora una volta ha mostrato particolare attenzione e cura al Santuario della Santa Casa e ha dato disposizione di introdurre tre nuove invocazioni nelle Litanie lauretane: Mater Misericordiae, Mater Spei, Solacium migrantium. A darne notizia la Congregazione del Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti in una lettera indirizzata ai presidenti delle Conferenze episcopali.
«Le Litanie lauretane vengono recitate ogni giorno in Santa Casa al termine della preghiera del Santo Rosario – afferma monsignor Fabio Dal Cin, arcivescovo Delegato pontificio di Loreto -. Queste tre nuove invocazioni rappresentano l’attenzione del Santo Padre per il tempo difficile che l’umanità sta vivendo: l’affidamento alla Vergine Maria, Madre di misericordia e Madre della speranza, ci indica come a Lei l’uomo del nostro tempo deve guardare per trovare sicuro conforto e riposo. La terza litania “Conforto dei migranti” riporta la nostra attenzione sulla complessa realtà che stanno vivendo i migranti, spesso vittime in mare, di abusi e di violenze. Papa Francesco ha da sempre avuto uno sguardo di padre nei confronti dei migranti, costretti a lasciare la loro casa e la loro terra cercando una vita migliore per loro e per i loro figli. Facciamo nostre queste tre invocazioni: sono invocazioni che marcano il momento storico che stiamo vivendo, toccano tutti noi per quello che siamo chiamati a vivere e ad affrontare e coinvolgono molti nostri fratelli sparsi nel mondo».
In questi giorni monsignor Fabio Dal Cin ha presieduto la Santa Messa al Santuario della Vergine di Loreto di Graglia (provincia di Biella), che festeggia i 400 anni dell’effige della Madonna. Nell’occasione è stato consolidato il legame tra i due santuari, nell’aggregazione ufficiale del santuario biellese con la Santa Casa di Loreto.
«Questo gesto spirituale – ha affermato nell’omelia l’arcivescovo – mette in luce il profondo legame tra questi due santuari: Loreto, che custodisce l’insigne reliquia della Casa della Madre, e Graglia, tempio benedetto dalla presenza di Maria, che, come uscì dalla sua casa per visitare la cugina Elisabetta, così continua a visitare questo luogo offrendo la sua consolazione e il suo aiuto a tutti coloro che la cercano su questo colle».