FABRIANO – Si era rifugiato a Fabriano un cittadino nigeriano senza fissa dimora ufficialmente, ma ricercato perché gravato da un’ordinanza di detenzione cautelare in carcere per una serie di reati legati al mondo dello spaccio di droga, eroina soprattutto. I carabinieri della Compagnia di Fabriano, diretti dal capitano Mirco Marcucci, lo hanno intercettato, arrestato e condotto in carcere a Montacuto.
I militari fabrianesi da alcuni giorni avevano notato strani movimenti presso una casa in centro storico a Fabriano. Uno strano via vai di persone che erano note ai carabinieri perché legate al mondo della droga. Si è, quindi, deciso di avviare un’indagine perché vi era il fondato sospetto che vi potesse essere un traffico di droga, con cessioni di sostanze stupefacenti.
Si è deciso di procedere a una perquisizione dell’abitazione. Una giusta intuizione visto che all’interno della casa sono stati rinvenuti alcuni grammi di marijuana. Presente alla perquisizione anche l’uomo extracomunitario. Quest’ultimo è stato condotto in caserma a Fabriano per ulteriori approfondimenti. Si è così scoperto, incrociando i dati dei database a disposizione, che sul capo del 30enne nigeriano pendeva un’ordinanza di detenzione cautelare in carcere per una serie di reati legati al mondo dello spaccio di eroina.
Secondo quanto ricostruito, i carabinieri di Fabriano hanno accertato che l’uomo si era rifugiato da alcune settimane in città dopo aver frequentato soprattutto la provincia di Macerata. Qui si erano consumati diversi reati per il rifornimento di droga dai quali è scaturita l’ordinanza. Considerata tutta questa situazione, i militari di Fabriano hanno accompagnato il 30enne all’interno della struttura detentiva Montacuto di Ancona, a disposizione della Procura.
L’attività investigativa portata avanti dai carabinieri diretti dal capitano Mirco Marcucci non si ferma. Infatti, si sta cercando di verificare se ci sia stato il coinvolgimento di altre persone, magari residenti a Fabriano, e che abbiano potuto aiutare il 30enne nigeriano nel suo tentativo di eludere il provvedimento di cui era gravato.