ANCONA- È stata presentata ufficialmente questa mattina – 1 dicembre – nel porto di Ancona la tecnologia innovativa legata al dispositivo “Green Plasma“. Il progetto ideato e realizzato da IRIS (Institutional Research Information System) per produrre energia pulita dai rifiuti raccolti in mare, in particolar modo la plastica, si basa sull’utilizzo di conversione termochimica che, grazie alle altissime temperature raggiunte, consente di trasformare in gas qualsiasi composto organico. Successivamente dal gas vengono eliminate le parti inquinanti e reso un syngas, ricco di idrogeno. Tutto l’impianto può trattare 100kg al giorno di plastica raccolta in mare, si presenta compatto e può essere montato a bordo di piccole imbarcazioni.
I test sperimentali sono stati condotti in laboratorio e le prove effettuate nel periodo luglio-settembre, presso la stazione marina dell’Istituto IAS-CNR di Genova. Nel porto di Ancona, ormai riferimento del Mediterraneo per quel che concerne la Blue Economy, avverrà la seconda fase. La grande unione d’intenti è stata evidenziata dalla presenza di tutti i principali attori di questa splendida iniziativa destinata a segnare positivamente il futuro.
Ad aprire il ciclo d’intervento è stato il Contrammiraglio Enrico Moretti, Comandante del Porto di Ancona: «Faccio gli onori di casa ma sono in ottima compagnia. Questa sperimentazione all’insegna dell’economia circolare è positiva sotto tutti i punti di vista, camminando insieme si va lontano. La tematica ambientale rappresenta un cardine fondamentale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera e questo nobile progetto si è posto e si pone lo scopo di sensibilizzare in particolar modo i giovani sui temi della tutela dell’ambiente».
Presente, naturalmente, anche il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale Rodolfo Giampieri: «Avevamo un sogno, quello di rendere il porto di Ancona un polo attrattivo per la ricerca applicata della Blue Economy. Ci siamo riusciti e siamo orgogliosi perchè solo la tecnologia avanzata risolverà i problemi della sostenibilità. Dall’incontro fra il mondo della ricerca e quello delle imprese nasce un circuito virtuoso per esaltare innovazione e sostenibilità».
Enorme soddisfazione per Gian Luca Gregori, rettore dell’Università Politicnica delle Marche: «Questa è la vittoria di tutte le istituzioni e l’aspetto che più risalta è la grande integrazione tra di noi. L’economia circolare, annessa al recupero della plastica, è un tema fondamentale al giorno d’oggi. E’ possibile agire in modo strategico, mettendo in connessione diversi settori legati al mare e attraverso le innovazioni tecnologiche perseguire l’obiettivo della salvaguardia dell’ambiente marino. In questo senso Green Plasma è fondamentale».
Gian Marco Luna, direttore del nuovo istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine del CNR, esalta la funzionalità dell’iniziativa nell’ottica della Blue Economy: «Questo dispositivo rappresenta un’importante innovazione verso la possibile bonifica dei nostri fondali, potenzialmente in grado di rimuovere e valorizzare rifiuti plastici che rischiano, insieme ad altri inquinanti che trasportano, di finire sulle nostre tavole attraverso processi di frammentazione e magnificazione lungo le reti trofiche marine. Iniziative come questa hanno una valenza enorme dal punto di vista della Blue Economy».
Parere tecnico e autorevole quello di Francesco Regoli, direttore DiSva Univpm: «Non bastano i ringraziamenti per aver permesso che questa tecnologia possa svolgere la seconda fase di sperimentazione qui ad Ancona. L’iniziativa è fondamentale perchè coniuga ricerca, formazione ed educazione permettendoci di andare avanti nella conoscenza. Per molti anni abbiamo ritenuto che la plastica fosse un inquinamento solo estetico, qualcosa che rovinava la bellezza del paesaggio. Oggi sappiamo che questo materiale si degrada lentamente in particelle microscopiche, invisibili ad occhio nudo, e che ritroviamo all’interno di tutti gli organismi marini, dal plancton ai grossi predatori terminali».
Nozioni più tecniche sono state fornite da Manuel Lai, Amministratore delegato di IRIS: «Oggi è un giorno importante. Abbiamo trovato un ambiente eccezionale ad Ancona che ci ha permesso di organizzare questa seconda fase di sperimentazione. Pur consapevoli della necessità di prevenire e ridurre alla fonte la quantità di rifiuti prodotti, siamo orgogliosi di dare il nostro contributo con una soluzione di piccola scala, molto efficiente, capace di offrire una soluzione adatta anche alle aree più distanti dall’attuale infrastruttura di raccolta e trattamento quali piccoli porti turistici o le aree marine protette».
In chiusura Paolo Baldoni CEO di Garbage Group: «Per noi è una giornata molto importante. Siamo presenti in Thailandia, porteremo le nostre barche in Malesia, cerchiamo di fare del bene in questo tipo di economia. Con Green Plasma facciamo un balzo tecnologico importante e potremo mettere sul mercato una nuova tipologia di Pelikan che può utilizzare proprio la tecnologia messa a punto da IRSI. Tutto questo confluisce all’interno del processo di sviluppo che il nostro gruppo porta avanti nel campo del disinquinamento marino».