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Guru della Macrobiotica, cadono le accuse più gravi: Pianesi e moglie patteggiano

Un anno e otto mesi lui, un anno e due mesi lei. Niente riduzione in schiavitù, riformulato il reato in violenza privata per qualche sporadico episodio. Archiviata l'accusa per l'omicidio volontario

Il tribunale di Ancona
Il tribunale di Ancona

ANCONA – Psico-setta, cade il castello di accuse su Mario Pianesi a due anni dallo scoppio dell’inchiesta penale. Il guru della Macrobiotica, famoso in tutto il mondo per le sue diete, oggi ha patteggiato davanti al gup Paola Moscaroli insieme alla moglie Loredana Volpe: un anno e otto mesi lui, un anno e due mesi lei.

Caduta l’accusa maggiore, quella della riduzione in schiavitù, inizialmente ipotizzata dalla Procura, riqualificata in violenza privata per qualche sporadico episodio. Un reato decisamente minore. Accuse dunque molto ridimensionate per Pianesi e signora. All’inizio l’addebito era aver creato una setta per ridurre in schiavitù e maltrattare persone costrette a pesanti diete fino ad ammalarsi. Tutto non provato. Quanto ai reati di associazione a delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù ed evasione fiscale, ipotizzati nel 2018 quando scoppiò il caso, il pm Paolo Gubinelli ha chiesto l’archiviazione.

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L’udienza davanti al gip Sonia Piermartini deve essere ancora fissata. Per l’accusa dunque devono cadere i restanti addebiti per Pianesi, Volpi e anche per gli altri due imputati – il titolare dell’associazione «Un punto macrobiotico» (Tolentino) Giovanni Bargnesi e Karl Xaver Wolfsgruber, membro della segreteria di Upm, per i quali non sono stati ravvisati neanche gli estremi per la violenza privata. Su Pianesi gravavano altre due pesanti accuse. Già archiviata nel novembre 2019 quella di omicidio volontario aggravato della ex moglie, Gabriella Monti, morta nel 2001, per la quale una perizia ha escluso responsabilità o incidenza delle diete macrobiotiche nel decesso della donna. Quanto all’addebito di abuso della professione medica si andrebbe verso un altro patteggiamento. Per la difesa, rappresentata dagli avvocati Gaetano Insolera, del foro di Bologna, e Andrea Soliani, del foro di Milano, nessuna ipotesi di reato è risultata provata dalle indagini e le forti accuse sono finite in una modesta contestazione. Pianesi e moglie oggi non erano in aula. 

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