JESI – Hanno lavorato per un intero anno scolastico, dopo le lezioni della mattina, e anche d’estate, a giugno e luglio, nei caldi pomeriggi cittadini. Alla fine hanno riportato, come si dice “l’osso a casa”, e con soddisfazione condivisa, visto che i loro progetti hanno avuto dei riconoscimenti nell’edizione 2017 del concorso nazionale “I giovani e le scienze“. Il progetto, alla 29esima edizione, è ambizioso infatti perchè ha come obiettivi, tra gli altri, sia quello di avvicinare i giovani alla scienza e alla ricerca sia di promuovere lo spirito di collaborazione in Europa, tema quest’ultimo oggi più che mai importante in un periodo di flussi, di barriere e di paure. Sei studenti, cinque ragazze e un giovane, dell’ultimo anno dell’Istituto “Galilei” di Jesi, infatti, si sono cimentati in due progetti, “Curcumina: la molecola che cattura i metalli pesanti” e “Molecole sensibili agli inquinnati gassosi nei licheni” che li hanno portati a Milano, sede dell’appuntamento finale del concorso, e che, in quanto premiati, gli faranno prendere il volo per approdare oltreoceano. «Volevamo dimostrare che la ricerca scientifica c’è anche in Italia – dice la professoressa Milva Antonelli – e, nello stesso tempo, far provare ai giovani una nuova esperienza, facendoli confrontare con realtà diverse dalle nostre e con situazioni che potrebbero risultare utili nella loro formazione professionale futura».
Tutto, dunque, è cominciato circa un anno fa, nei laboratori dell’istituto di viale del Lavoro. Qui si sono ritrovati Gloria Cascio, Romina Paolucci, Elena Sparaciari, il gruppo che ha lavorato sulla curcumina; e qui hanno condiviso l’impegno Marco Arcangeli, Lisa Cingolani e Arianna Silvestri, per il secondo progetto. Con loro Milva Antonelli e Edgardo Catalani, ex docente, ma tutor in questa avventura. A 19 anni Lisa Cingolani ha le idee chiare riguardo al futuro che si lega proprio al progetto che ha portato avanti con le sue colleghe sui licheni. «Nel presentarlo, infatti, abbiamo avuto modo di confrontarci con professionisti e rappresentanti di aziende che hanno dimostrato interesse verso le nostre conclusioni. Infatti, dalle reazioni che i licheni hanno avuto nei confronti di agenti inquinanti come il diossido di zolfo o l’ossido di azoto, presenti in atmosfera e dovuti al traffico veicolare, si potrebbe studiare un dispositivo in grado di captare il tipo di concentrazione di inquinanti nell’aria». Per Gloria Cascio, che si è occupata del progetto sulla curcumina, l’esperienza è stata importante non solo a livello scientifico, ma anche umano perchè: «Riunirci e vederci anche di pomeriggio, – dice – lavorare insieme ci ha permesso di conoscerci meglio e di trascorrere momenti molto belli, tra studio e risate». Gloria, Romina e Elena hanno vinto con il loro lavoro la partecipazione, in rappresentanza dell’Italia, al premio Isef – International Science and Engineering Fair, che si tiene a Los Angeles dal 14 al 19 maggio. Marco, Lisa e Arianna, invece, faranno le valige verso Fortaleza in Brasile dal 6 al 12 agosto. Lì li aspettano per partecipare all’Expo Sciences International.
Una serie di immagini degli studenti a Milano per “I Giovani e le Scienze”
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«In tanti anni che lavoro a questi progetti ho visto crescere nei ragazzi la fiducia in se stessi – racconta Edgardo Catalani -. In laboratorio non imparano solo una materia, un metodo. Ma qualcosa di più. Noi lavoriamo nel dubbio, non partiamo da certezze. Proviamo, sperimentamo, non sappiamo dove ci porterà la strada intrapresa. Ma siamo pronti a rimetterci in gioco se questa risulta impraticabile. Ecco, imparano questo: a non spaventarsi di fronte alle difficoltà». Apprezzamenti ai ragazzi anche da parte del dirigente scolastico, Floriano Tittarelli.