CIVITANOVA – «Questo progetto dimostra che anche in Italia si possono fare le cose bene e presto con il lavoro di uomini e donne che si sono spesi senza sosta». A parlare è l’ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso che oggi ha incontrato nella struttura alla Fiera di Civitanova, il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, l’assessore Angelo Sciapichetti, il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica e il consigliere regionale Francesco Micucci. Bertolaso, insieme al presidente Ceriscioli, ha effettuato il sopralluogo conclusivo prima della consegna della struttura alla Regione Marche.
Un’opera, quella realizzata in tempi record dal Cisom, il Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta, che sarà fruibile, salvo imprevisti, da domenica prossima quando sarà completata la formazione del personale che lavorerà all’interno della Fiera. La struttura, che è stata al centro anche di molte polemiche, è stata realizzata con gli 8 milioni di euro di donazioni e con le 33 donazioni di beni e di materiali.
«Questo è il vertice di una piramide tecnologica perché qui ci sono tutte le più moderne strutture per garantire le rianimazione che è alla base della cura del paziente – ha spiegato l’ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso -. Parliamo di 82 posti letto di cui metà per terapia intensiva e metà di terapia semi intensiva; posti letti che garantiscono il massimo livello possibile di cure sanitarie e che salvano la vita del paziente perché all’inizio dell’emergenza per molte persone affette da Covid si è dovuta fare una scelta e alcune, purtroppo, non sono riuscite a entrare nelle rianimazioni. Garantire questi posti letto è importante per il futuro. Questo progetto dimostra che anche in Italia si possono fare le cose bene e presto con il lavoro di uomini e donne che si sono spesi senza sosta».
«Vedere l’opera così completata è molto emozionante soprattutto se penso al primo giorno che siamo entrati qui e c’era solo un progetto – ha detto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli -. La Regione ha una straordinaria necessità di avere un luogo di grande impatto sanitario con posti letto di terapia intensiva e semi intensiva e i marchigiani sanno ora di poter contare su questa importante struttura. Adesso possiamo far tornare le nostre strutture ospedaliere alla situazione pre-emergenza partendo dal trasferimento dei pazienti dei nosocomi dell’Area Vasta 3; questo territorio ha fatto tanto per la Regione. E sono felice per tutti i direttori delle nostre Aree Vaste che credo non vedano l’ora di poter tornare alla normalità. Non dimentichiamo inoltre che la struttura di Civitanova si trova in un’area strategica per le comunicazioni dato che qui abbiamo la superstrada, la ferrovia, l’autostrada e il porto».
Ceriscioli poi ha sciolto il nodo relativo al personale sanitario, una questione sollevata negli ultimi giorni dalle organizzazioni sindacali. «I medici e gli infermieri per questa struttura ci sono e tutte le Aree Vaste sono in prima linea per provvedere al personale necessario».
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Da Senigallia altre critiche all’ospedale Covid di Civitanova
Tra le altre critiche, il presidente Ceriscioli ha risposto nuovamente a quella relativa alla tempistica. «Oggi abbiamo finalmente una grande opportunità perché possiamo utilizzare questa struttura nella fase finale dell’emergenza e possiamo portare qui medici affinché si “impratichiscano”; in questo modo, se mai ci dovesse essere ancora bisogno, sappiamo che qui c’è una macchina che possiamo accendere e che sarà subito in funzione senza passaggi intermedi».
L’ex capo della Protezione Civile ha infine risposto, ironicamente, alle tante persone che lo accusano di non indossare la mascherina. «Ahimè, ho contratto il Coronavirus e mi sono fatto due settimane in ospedale in una situazione come questa. Dopo il tampone negativo il test sierologico ho avuto la conferma si essere immune e ho anche chiesto di donare il plasma e so che a Pesaro sarà possibile farlo». «Tra oggi e domani chiudiamo la partita e a Pesaro sarà possibile procedere con questa pratica; abbiamo bisogno di donatori» ha aggiunto Ceriscioli. «Io sarà il primo» la pronta risposta di Bertolaso.