OSIMO – La multiutility più antica delle Marche, attiva dal 1909, ha presentato il bilancio di sostenibilità 2016 stamattina, 7 luglio, nella sua sede di via Guazzatore a Osimo. Nel 2016 ha raggiunto un utile netto del gruppo di 20 milioni e 837mila euro. All’interno ci sono i 17 milioni e 740mila di proventi “freschi”, gran parte dei quali provengono dalla vendita del 70 per cento delle quote di Astea energia.
«Per il Gruppo Astea la sostenibilità è un valore irrinunciabile – dice Fabio Marchetti, amministratore delegato del gruppo -. Il nostro progresso negli anni è stato sempre responsabile perché il valore che creiamo rispetta l’ambiente, le persone, le istituzioni».
«Da un’indagine su un campione significativo di utenti condotto da una società esterna abbiamo certificato che la soddisfazione dei nostri clienti è in crescita – ha detto Massimiliano Belli, direttore generale di Astea -. In un quadro dove le utenze sia gas che elettriche sono in aumento. La spinta al miglioramento è testimoniata dall’aumento degli investimenti che sono arrivati a nove milioni e 687mila euro nel 2016 contro i sette milioni e 300mila del 2015. Solo sulla rete elettrica ne sono stati investiti tre e mezzo».
Grande attenzione alla parte della sicurezza, ben illustrata da Carla Torretti, socio della B&T consulenza srl. Per il gas è 30 minuti il tempo medio d’intervento nei casi di urgenza, per l’acqua i campioni di potabile prelevati sono stati mille e 80 a fronte dei 168 previsto dai termini di legge. Elevati i controlli alle dieci fontane pubbliche.
Non da meno quella sul risparmio energetico, appunto, e sull’occupazione: «Stiamo portando avanti una forte campagna di sensibilizzazione a favore della riduzione dei consumi energetici, pur vendendo gas ed energia elettrica. Come a Recanati, dove ha portato a un risparmio del 60 per cento, a breve anche a Osimo l’illuminazione pubblica sarà riqualificata con lampadine al led – ha continuato Marchetti -. Poi abbiamo incentivato il merito assumendo nel 2016 28 persone, tutte giovani, di cui 13 a tempo indeterminato, e nell’ultimo triennio è cresciuta la presenza femminile».
Sui rifiuti l’Astea segnala l’ottimo funzionamento dell’impianto di trattamento e selezione che nel 2016 ha trattato rifiuti misti per 16milioni e 646mila chili con un aumento del 17,5 per cento rispetto al 2014, un contributo all’ambiente ma anche occupazionale perché sono stati impiegati 19 addetti. Samuela Scuppa, consulente territoriale Area riciclo e recupero del Comieco per le Marche, ha aggiunto che sono stati raccolti quasi tre milioni di chili di carta nel 2016, 80 chili per abitante contro i 53 di media italiana. Al Centro ambiente i cittadini possono conferire i rifiuti e al Cento del riuso vecchi beni dismessi.
Presente anche il sindaco Simone Pugnaloni che ha aggiunto: «Astea è una cassaforte economica. Adesso sta lavorando su due fronti con gli altri Comuni d’ambito per il servizio idrico integrato e con il capoluogo per la gestione unica dei rifiuti».