FABRIANO – Il primo maggio riaprirà ai fedeli la Cattedrale Basilica di San Venanzio. Questa sera, 27 aprile, prove generali sulla riapertura con l’incontro fra il vescovo della Diocesi Fabriano-Matelica, mons. Stefano Russo, e le Comunità Neocatecumenali presenti da molti anni in città. Dunque, ci siamo. Dal 14 novembre del 2016 chiusa a causa dei danni provocati dal violento sciame sismico partito il 24 agosto del 2016, il Duomo cittadino è pronto per accogliere i fedeli e i turisti che torneranno, quindi, ad ammirare le numerose opere d’arte che sono conservate a San Venanzio, come le cappelle di San Lorenzo e della Santa Croce affrescate da Allegretto. Questa mattina si è svolto un sopralluogo della Sovrintendenza alla presenza del vescovo Russo e del parroco, don Alfredo Zuccatosta. I vigili del fuoco del distaccamento cittadino hanno recuperato un grosso angelo ancorato a otto metri d’altezza su di una parete lignea che stava cadendo sopra l’altare di San Giovanni Battista. I pompieri, inoltre, hanno verificato l’interno della chiesa rimuovendo altri oggetti pericolanti.
«L’unica zona della Cattedrale che non sarà accessibile è quella del presbiterio. Sono caduti numerosi pezzi di intonaco dalla capriata sovrastante e l’area, dunque, non è ancora sicura. Si sta pensando di posizionare delle reti, ma ancora non è certo se basterà solo questo intervento tampone. Poiché l’altare si trova proprio in questa zona, per permettere la riapertura abbiamo deciso di spostarlo con una pedana mobile e rendendo così di nuovo fruibile la Basilica», dichiara don Alfredo.
Dunque, l’altare, l’ambone e la sede verranno collocati lungo la navata, al di sotto delle scale. «Si tratta di elementi dal carattere provvisorio che verranno utilizzati durante l’esecuzione dei lavori di risanamento della Cattedrale che speriamo si concludano quanto prima», le parole del vescovo mons. Russo.
Questa sera, intorno alle 19, i primi a entrare in Cattedrale saranno i fratelli delle Comunità Neocatecumenali che avranno un incontro con il vescovo Stefano Russo. Poi, la riapertura ufficiale il Primo maggio, giorno della memoria di San Giuseppe Lavoratore e in concomitanza con il pellegrinaggio dei malati organizzato da Unitalsi. L’appuntamento è per le 16 al Santuario Madonna del Buon Gesù, affianco alla Pinacoteca Molajoli. Da qui, dopo la recita del Rosario, la processione fino alla Cattedrale e la concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Stefano Russo.
Dal 2 maggio, poi, le celebrazioni riprenderanno regolarmente con il solito orario: festivo ore 9:30-11:15-16:30 e feriale ore 18:30. Il 7 maggio saranno celebrate le comunioni. L’8 e il 14 maggio le cresime.