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Pugnaloni: «No al reddito di cittadinanza. Sì a sport, cultura e turismo»

Il Primo cittadino di Osimo si confida a Centropagina toccando molti temi nevralgici per la città: dalla viabilità allo sport, dal turismo alla cultura fino al bilancio

Simone Pugnaloni

OSIMO – A tre anni dall’inizio del mandato abbiamo fatto il punto della situazione con il sindaco di Osimo, Simone Pugnaloni, con riferimento alle iniziative e ai progetti posti in essere dall’amministrazione: nuove scuole, incentivi allo sport, promozione della cultura ma anche provvedimenti per il restyling della città e interventi economico-sociali. Uniche criticità le relazioni con la minoranza.

Sindaco Pugnaloni, innanzitutto qual è il bilancio della sua amministrazione in questi primi mesi del 2017?
«Molto positivo. Nonostante i tentativi dell’opposizione di ingessare l’attività amministrativa nascondendosi dietro alle modalità di convocazione del consiglio comunale, il 23 aprile delibereremo nuovamente il bilancio di previsione 2017, nel quale ci saranno investimenti per 7 milioni e mezzo di euro. In questo quantum poi non consideriamo il nullaosta che è arrivato da parte del Miur per il finanziamento del 25% a fondo perduto per realizzare due importanti nuove scuole: la scuola primaria di Campocavallo e la media di San Biagio. Ciò avverrà attraverso l’istituzione di un fondo immobiliare a livello nazionale che prevederà il pagamento di un canone annuo di 210 mila euro per 20 anni. A carico del fondo sarà anche la manutenzione ordinaria e straordinaria. Al termine di questo periodo le scuole torneranno in proprietà al Comune. La cosa bella è che il fondo immobiliare essendo un’attività commerciale pagherà Imu, Tasi e anche oneri di urbanizzazione che quindi sono tutti soldi che verranno reinvestiti sulla citta di Osimo. Per quanto riguarda i 7 milioni e mezzo in larga parte derivano dalla vendita delle quote  Astea energia e andranno a realizzare la cosiddetta “strada di bordo” nel primo tratto togliendo, finalmente, il traffico pesante dalla frazione di Padiglione. In questo caso c’era una situazione di stallo dovuta ad una fidejussione non valida rilasciata dalla società che doveva realizzare questo investimento con le precedenti amministrazioni. Noi abbiamo deciso di investire soldi pubblici per dare un futuro alla viabilità in un tratto cruciale tra Ancona e Macerata. Non dimentichiamo poi l’attività di manutenzione straordinaria che si farà alle strade e agli impianti sportivi quali il nuovo campo “Santilli” e il restyling della pista di atletica. Quindi un bilancio  veramente importante sia nella parte investimenti che  in quella corrente dove abbiamo investito in capitale umano rafforzando il numero dei dipendenti comunali in ciascun dipartimento e destinando i primi 50 mila euro in  informatizzazione. Con il risultato straordinario del 2016, dove abbiamo registrato un avanzo, ci dedicheremo ancora all’informatizzazione e al sociale».

Quali sono stati i principali interventi adottati in favore della cittadinanza e quali a suo avviso possono essere ancora migliorati?
«Abbiamo introdotto il concetto dell’ISEE nell’addizionale Irpef. Mentre per 15 anni, con l’amministrazione del passato, l’addizionale Irpef era al massimo consentito dalla legge, e cioè lo 0.8, con l’amministrazione Pugnaloni l’abbiamo abbassata di 2 punti nella fascia ISEE più esigua e comunque anche per i più ricchi abbiamo fatto una piccola diminuzione. Non è da meno l’innalzamento dell’esenzione da 10.000 a 11.000 euro. Questo ha tolto alle casse comunali 500.000 euro, eppure l’amministrazione l’ha voluta e ci ha creduto: pur privandosi di queste entrate è riuscita a mantenere inalterati i servizi alla città. Poi  abbiamo effettuato una grande variante al piano regolatore per retrocedere le aree da edificabili a agricole per far pagare meno Imu. Per quanto riguarda i servizi abbiamo anche li cercato di utilizzare l’ISEE e di migliorare l’offerta del servizio pubblico con una piccola diminuzione. Inoltre abbiamo mantenuto inalterata la qualità dei servizi che offrono le nostre società partecipate. Infine siamo anche andati a tagliare il nastro della scuola di Casenuove, frazione in cui è nato il mio principale avversario politico, dando così dimostrazione che sono il Sindaco di tutti»

La città è reduce dal successo della mostra dei capolavori d’arte supervisionati da Vittorio Sgarbi. Come si sta preparando ai prossimi eventi, primo fra tutti il Giro d’Italia Elitè del prossimo giugno?
«E’ una grande opportunità perché noi abbiamo fatto del trinomio sport-cultura-turismo un punto fondamentale del nostro programma amministrativo per far tornare Osimo in alto nelle classifiche delle città da visitare. I 43.500 visitatori che sono giunti in città grazie a Sgarbi danno il segno evidente dell’investimento nelle politiche culturali della città. Ma altrettanto importante è riportare ad Osimo quella che era la tradizione ciclistica. Intanto in onore dei 50 anni di storia ciclistica di Campocavallo ma soprattutto portare il Giro d’Italia Elitè significa avere una corsa in mondo-visione che permetterà non solo di far  conoscere Osimo agli appassionati di ciclismo ma anche una vetrina importante per dire che il ciclismo è uno sport bello, per tutti e che la Città può interloquire con tutti gli organi interessati per costrure al meglio questa kermesse»

A proposito di sport domenica si è svolta la tradizione festa della consegna dell’Ampollino d’Oro che ha messo in mostra i campioni osimani delle diverse discipline. Come intende muoversi l’amministrazione per sostenere questo specifico bacino di potenzialità?
«Noi abbiamo creduto in un progetto che ci sta portando fortuna: educare alla partecipazione sportiva fin dalla scuola. Stiamo finanziando progetti di educazione allo sport nelle scuole affinchè lo studente non scelga lo sport che intraprende il suo compagno di banco ma che possa provare tutte le discipline durante l’attività motoria e capire, in futuro quale farà al proprio caso. Da questo percorso credo che i migliori riusciranno non solo ad essere premiati con l’ambito premio cittadino dell’Ampollino ma a portare il nome di Osimo in alto in Italia e nel mondo»

In questi giorni abbiamo assistito, purtroppo, alla successione di alcuni incidenti nel territorio comunale. Ci sono dei progetti in cantiere per migliorare la viabilità cittadina?
«Stiamo pensando di fare uno studio sulla circolazione mettendolo nelle mani di persone di alta professionalità selezionati nel mondo dell’Università, al fine di darci strumenti concreti per diminuire le velocità lungo  le arterie principali della città. Abbiamo anche tentato la possibilità di mettere degli autovelox sui tratti rettilinei importanti ma questo non è possibile perché ci sono brevi distanze tra strade urbane ed extraurbane. Noi crediamo che l’unico deterrente sia rappresentato dai rilevatori di velocità  ma, intendiamoci, non per fare cassa. Io per primo, ci tengo a ricordare, che ho preso due multe ad Ancona e le ho onorate. Un grande incentivo può giungere, inoltre, anche dalla formazione e dall’educazione nelle scuole»

Nel campo economico-sociale quali saranno le prossime iniziative per aiutare i cittadini più in difficoltà?
«Noi abbiamo un fondo di solidarietà di 50.000 euro che, ogni anno, riserviamo alle famiglie più bisognose, cercando di mettere una cifra che possa essere pro-capite e poi si sfora se il caso è un caso-limite, provando ad effettuare una rotazione per evitare che le persone siano sempre le stesse. Non credo troppo nel reddito di cittadinanza perché potrebbe essere una rendita perpetua che non fa lavorare le persone. Credo di più in una forma che sia, ad esempio, una borsa di studio e avvio al lavoro che premi  non solo i più meritevoli aiutandoli nel percorso universitario o con corsi di formazione ma anche venendo in soccorso di chi perde l’occupazione»

Siamo ormai in vista della stagione estiva, come si prepara Osimo per incentivare il turismo?
«Noi abbiamo già dei buoni numeri con la mostra “Capolavori dei Sibillini” che rilanceremo in questi weekend primaverili. Osimo è stata la prima città ad ospitare 100 opere della rete museale dei Sibillini avendole in custodia al Museo Civico della Città, restaurandole poi a nostro carico e il 14 febbraio alla presenza del Ministro Franceschini abbiamo inaugurato questa bella mostra aperta fino al 1 ottobre. Non da meno sarà l’ospitalità che daremo alla coppa del mondo della fisarmonica. Ci siamo accordati con il sindaco  di Castelfidardo, non abbiamo rubato nulla: Osimo aveva più spazi dove esibirsi e competere. E’ una bella forma di collaborazione e, considerando che arriveranno più di 300 competitor da tutto il mondo con le loro famiglie, sarà anche un’occasione per far conoscere la città al mondo. In estate ospiteremo eventi non solo sportivi ma anche di tradizione popolare come, ad esempio, la tradizionale Festa del Covo a Campocavallo. Potenzieremo, infine, la collaborazione con l’Istituto Campana di Istruzione Permanente mettendo insieme risorse per costruire un calendario culturale importante per la città. Se pensiamo che il presidente è Giampiero Solari, direttore del Teatro Piccolo di Milano, capiamo come questa persona riuscirà ad elevare Osimo dal punto di vista culturale. Prima della fine del mandato vogliamo lasciare il segno per aver detto agli osimani che abbiamo fatto conoscere la città anche dal punto di vista della cultura e del turismo a tutto il mondo»

Come sono i rapporti con l’opposizione?
«Non sono come quelli che io avevo con loro. Mi vanto di aver votato infatti a favore tutte quelle iniziative che riguardavano gli osimani anche quando io ero all’opposizione per il loro bene perché questo è lo spirito con il quale conduco la mia città. Purtroppo non vale la stessa cosa per quelli che oggi siedono tra i banchi della minoranza perché dispiaciuti di aver perso per un soffio. Ecco io credo che i rancori vadano messi nel cassetto quando di fronte a noi c’è il bene della collettività»

A questo punto del mandato in che condizioni versano i bilanci comunali?
«Nei primi tre anni di mandato è diminuito del 30% l’indebitamento ed è accresciuta la liquidità. L’indebitamento ci consente nell’eventualità, ma non lo vogliamo fare, di permetterci un mutuo e crescere nella liquidità significa fare a meno delle anticipazioni di tesoreria se i fidi che vengono dati alle aziende oggi vengono elargiti anche ai comuni. Cioè nel momento in cui non c’è  liquidità anticipa la banca e si paga l’interesse. Noi al 31 dicembre 2016 avevamo più di 4 milioni di euro in cassa. Allo stesso tempo c’è però da dire che viviamo un momento di crisi dal punto di vista delle entrate perché i trasferimenti dallo Stato e dalle Regioni sono sempre di meno e noi dobbiamo rabattarci in ogni modo per trovare le risorse per far quadrare i bilanci. Chi sceglie di fare il sindaco deve sapere di dover fare i conti con queste difficoltà e noi siamo riusciti, per tre anni, a fare un bilancio positivo per la città»

Qual è stata ad oggi l’opera più dispendiosa?
«Accendere un mutuo da un milione di euro per costruire la nuova scuola di Casenuove»

Sono in progetto eventuali contrazioni dei tributi locali?
«Contrazioni non ce la faremo ma sicuramente non aumenti»

Come giudica la risposta dei cittadini relativamente al suo lavoro e quello dell’amministrazione comunale?
«Ci sono degli aspetti da migliorare, essere più celeri nella risposta al cittadino. Ma il cittadino sa anche che siamo in difficoltà e quindi ci sono soggetti che capiscono la situazione e il dilungarsi dei tempi per la realizzazione degli obiettivi richiesti ed altri che comprendono la buona fede del sindaco ma non il perché della mancata celerità degli interventi . Però credo di poter fare a riguardo un bilancio positivo che mi fa ben sperare»

In cosa pensa di aver cambiato la città rispetto ai suoi predecessori?
«La distinzione tra politica e amicizia per quanto riguarda il comportamento che io e la mia maggiornza teniamo con i cittadini rispetto al passato, questo per quanto riguarda l’aspetto umano. Sotto l’aspetto amministrativo un clima più cordiale con i dipendenti comunali, con gli amministratori delle società partecipate e, soprattutto, maggiore partecipazione democratica nelle riunioni di quartiere»

Infine quali sono i suoi auspici per il futuro della comunità locale?
«Che tanti di quegli interventi che andrò a proporre da qui al 2019 possano essere condivisi anche con le minoranze, seppur magari in parte o con dei suggerimenti, perché il bene è di tutti e soprattutto l’auspicio che alla fine del mio mandato il partito mi ricandidi e che gli osimani ci dicano andate avanti perché c’è tanto da completare»

 

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