JESI – Taglio del nastro, oggi, nello stabilimento Imesa di Jesi, tra i leader in Europa nella realizzazione di quadri e sistemi elettrici di media e bassa tensione e che fornisce i suoi sistemi in tutto il mondo, in particolare nei settori oil & gas e navale. Ad inaugurare la nuova linea automatica per la produzione di quadri elettrici blindati di media tensione, l’on. Francesco Merloni, il presidente della regione Luca Ceriscioli e il sindaco di Jesi Massimo Bacci, il vescovo di Jesi Gerardo Rocconi; con loro, tre generazioni della famiglia Schiavoni, dal fondatore Sergio al presidente Giampiero Schiavoni e all’ad Claudio Schiavoni, fino ai giovani Camilla, Carolina, Francesco e Filippo. Con la nuova linea, l’azienda potenzia la capacità produttiva e l’organizzazione del lavoro all’interno del Gruppo Schiavoni, una realtà che 250 dipendenti, due stabilimenti – uno a Jesi e l’altro in Bulgaria – e un fatturato 2015 di 33,5 milioni, stimato in 36 milioni per il 2016.
La nuova linea di produzione impiega sistemi semi-automatici con tecnologie intelligenti per l’assemblaggio della struttura portante del quadro e segue elevati standard in termini di sicurezza e di ergonomia che consentiranno agli addetti di operare più agevolmente. Realizzato dalla marchigiana OMG 77 di Fabriano, il nuovo impianto è solo la prima parte di un investimento di 2 milioni di euro che comprenderà una seconda linea automatica per la lavorazione di barre in rame, una nuova dotazione di macchinari all’avanguardia e uno studio con utilizzo di modelli informatici per snellire e velocizzare il processo produttivo, con sistemi di magazzinaggio intelligente. Si punta sullo sviluppo tecnologico per accedere a nuove quote di mercato globale.
«Siamo stati bravi ad arrivare fin qui, abbiamo affrontato e vinto tante sfide, affrontato tanti cambiamenti sociali tecnologici e politici. Il grande attaccamento e l’abilità dei nostri dipendenti ci ha consentito di crescere e di mettere basi importanti per il nostro futuro», ha detto con emozione il presidente Giampiero Schiavoni durante la cerimonia di inaugurazione, dopo la proiezione di un video con al centro la città di Jesi “culla di industria e di innovazione”, e la storia di Imesa dal 1972 ad oggi. «L’innovazione che vi mostriamo oggi – ha continuato – ci porta già nel futuro. L’azienda ha bisogno di crescere e vogliamo inserire i nostri prodotti sempre più nel mondo. È il nostro più grande investimento degli ultimi anni, e si è reso necessario perché noi competiamo con i migliori. Grazie alla tecnologia possiamo avere più frecce al nostro arco e possiamo guardare al futuro con maggiore tranquillità; abbiamo voluto questo investimento a Jesi, dove siamo nati, perché crediamo nelle nostre radici e siamo orgogliosi di essere italiani».
A ricordare la storia di Imesa dal 1972 ad oggi è stato il fondatore, Sergio Schiavoni: «Dopo gli studi elettrotecnici, negli anni ’60 iniziai a lavorare per una azienda anconetana che rappresentava materiali per l’Ansaldo di Genova. In questa società ho lavorato dieci anni; al tempo i fornitori erano del nord Italia ed i prodotti spesso arrivavano in ritardo. Ho iniziato a maturare l’idea di realizzare un’azienda nelle Marche 50 anni fa, in occasione della visita di Papa Giovanni XXIII a Loreto; attendevamo l’arrivo, da Bergamo, dei nuovi quadri elettrici per la Basilica ma c’erano ritardi, il lavoro andò comunque avanti, ma quell’episodio mi servì da lezione. I primi clienti Imesa furono lo stabilimento Merloni a Fabriano, la Sadam, le Cartiere MIliani, poi venne la Snam Progetti. Nel 1986 eravamo il principale fornitore dell’Eni oggi Saipem, pochi mesi fa abbiamo realizzato una grossa fornitura da 13 milioni di euro per Saipem in Kuwait. Da ciò emerge che anche una piccola azienda può vincere le grandi commesse su scala planetaria, perché le multinazionali non solo vogliono prezzi competitivi ma anche tempi di consegna certi. La nostra forza? Ci facciamo tutto in casa, dalla lamiera al collaudo, per contenere al massimo i tempi di consegna. La nostra filosofia? Innovazione tecnologica e una rete commerciale sempre molto presente, con tutta la famiglia e altre dieci persone impegnare nel mondo per vendere».
Una storia di successo, che è stata lodata dal sindaco Massimo Bacci: «In Imesa – ha detto – ho notato la passione dei nostri imprenditori, la grande capacità di sviluppare il prodotto e di venderlo nel mondo».
Per Luca Ceriscioli, governatore delle Marche, il nuovo investimento «è un bel modo per partire nel primo giorno di primavera. In questa regione, in cui l’inverno del terremoto ha colpito duramente, abbiamo dunque bisogno di una nuova stagione di energia e passione, di messaggi positivi. Abbiamo risorse e imprenditori straordinari, nell’innovazione la chiave del loro sviluppo».
Infine, dall’On Francesco Merloni l’auspicio che «la classe imprenditoriale della regione non volti le spalle al cambiamento ma anzi lo assecondi e trovi in esso i l’occasione di rinascita. Negli stabilimenti c’è sempre più automazione e informatizzazione. Occorre dunque sviluppare intelligenza e competenze, nell’education e nella formazione sempre più la chiave del nostro futuro».
Il Gruppo Schiavoni è una realtà consolidata nei settori dell’elettrotecnica industriale, energia, oil & gas e costruzioni. Nato negli anni ’60 ad Ancona per iniziativa di Sergio Schiavoni, si distingue per capacità di innovazione e ricerca di nuovi mercati; collabora con importanti gruppi industriali e negli ultimi anni ha operato in 39 Paesi. Tra le principali realizzazioni: i quadri elettrici per la prima portaerei italiana ‘Cavour’; per la Fincantieri installazioni per molte navi da crociera; la ricostruzione dell’impianto elettrico stradale della città di Bassora, distrutto nel conflitto iracheno. Imesa spa, con base a Jesi e sedi a Roma, Milano e Dubai, è tra i leader europei nella produzione di quadri elettrici di media e bassa tensione, sezionatori isolati in sf6 per la media tensione da interno e da esterno, sistemi di supervisione e controllo e impianti elettrici chiavi in mano. Conta 200 dipendenti e vanta collaborazioni con importanti aziende italiane ed estere come: Enel, Saipem, Terna, Technimont, Fincantieri, Eni, Enipower, Nidec Asi, Petrofac, Dno, Technip Italy e Lukoil.