Ancona-Osimo

Immigrazione clandestina, ad Ancona fermato uno dei capi

La vasta operazione della Polizia di Stato "Doppio Cielo" si è sviluppata tra Cagliari, Roma e il capolugo dorico, e ha portato a otto fermi per favoreggiamento

ANCONA- È stato fermato ad Ancona uno dei vertici dell’organizzazione criminale che favoriva l’immigrazione clandestina dall’Algeria alle coste sarde. Si tratta di un 29enne marocchino domiciliato in Villasor, allontanatosi dalla Sardegna recentemente, forse proprio poiché temeva di essere arrestato per le sue illecite attività. La vasta operazione della Polizia di Stato “Doppio Cielo” tra Cagliari, Ancona e Roma, ha portato a 8 fermi per favoreggiamento all’immigrazione clandestina. La complessa attività di indagine, avviata nel mese di dicembre ha permesso di identificare un nucleo di fiancheggiatori stabili sul territorio nazionale. Questi fornivano ai loro connazionali la necessaria assistenza per giungere in Italia, documenti falsi da utilizzare per circolare liberamente con la prospettiva di raggiungere altre nazioni europee ed, in alcuni casi, si occupavano di accompagnarli oltre frontiera.

A capo dell’organizzazione, un algerino trentenne, in Italia da oltre 10 anni sposato con una cagliaritana trentacinquenne, ritenuta complice del marito, domiciliati ad Assemini. I due offrivano un servizio a “pagamento” ai loro connazionali che sbarcati sull’isola, avevano  necessità di possedere un titolo falso con il quale poter circolare liberamente (come la ricevuta dell’istanza di protezione internazionale). Per la coppia era un vero e proprio business. Le tariffe variavano tra i 100 ed i 400 euro a seconda del tipo di documento da falsificare. I due si avvalevano della collaborazione di almeno altri sei soggetti, presenti tra Roma e Sassari, ma tutti accomunati da una precedente esperienza sarda alle dirette dipendenze dei due coniugi.

Uno dei capi dell’organizzazione fermato ad Ancona, si occupava di procacciare stranieri di nazionalità marocchina alla ricerca di documenti falsi. Allontanatosi dalla Sardegna, in un primo momento, il ricercato ha trovato rifugio a Pesaro, successivamente ha raggiunto Ancona dove è stato intercettato e fermato in piazza della Repubblica dal personale della Sezione criminalità straniera della Squadra Mobile di Ancona. I poliziotti in possesso delle foto del marocchino, hanno battuto le zone dove era probabile individuare uno straniero appena giunto in città, ovvero il porto, la stazione ed il Piano S. Lazzaro. Non è chiaro se voleva imbarcarsi per sfuggire alla cattura; al momento del fermo non ha fatto dichiarazioni e non è stato trovato in possesso di biglietti navali o aerei.

Con l’ausilio dei colleghi della Squadra Mobile di Cagliari e dagli uomini del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e del Servizio di Polizia Scientifica, nel frattempo sopraggiunti, il marocchino è stato scortato in Questura da dove, dopo il fotosegnalmento di rito e la notifica del provvedimento restrittivo, è stato infine accompagnato al Carcere di Montacuto. L’esecuzione delle misure precautelari è avvenuta con la collaborazione del Servizio Centrale Operativo, le Squadre Mobili di Roma, Ancona, Sassari e Nuoro, il Reparto Prevenzione Crimine Sardegna e del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza.