ANCONA – La traversata in kayak pagaiando da Portonovo al Passetto. È questa l’ultima impresa di un gruppo di venticinque amici partiti stamattina (31 dicembre) dai piedi del Conero per arrivata intorno alle 11.40 alla spiaggia del Passetto.
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Qui, la comitiva ha ormeggiato – per così dire – i kayak rifocillandosi in una delle tante grotte della baia. C’erano sia uomini sia donne, tutti con il cappello da Babbo Natale. C’è chi dalla scalinata li guardava e li fotografa, i più piccoli – in particolare – erano estasiati ed ammaliati dal loro passaggio in acqua (ma anche da uno splendido cagnolino a bordo).
È Giovanni Lovera a spiegarci di più: «Vivo a Recanati da anni e qui tra di noi – allarga le braccia – ci sono diverse anime dei kayaker marchigiani. Noi ci muoviamo in kayak lungo tutto il Conero, usciamo spesso anche d’inverno», dice lui, mentre sorseggia del vin brulé con vista mare. «Questo gruppo esce 48 settimane all’anno, siamo sul Conero praticamente sempre», conferma anche perché «questo è il momento migliore per godere del nostro mare».
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«Siamo tutti mossi dalla passione per la natura, il mare e lo stare insieme. Oggi siamo venticinque e arriviamo da tutte le Marche», precisa pure Francesco Amore. Partendo da sud, c’era gente di Pedaso, di Jesi, Porto San Giorgio, dieci persone da Numana. E poi ancora Macerata e Recanati. Al raduno odierno era rappresentata sia la Lega Navale di Numana sia i Delfini Guizzanti del Conero, legati alla Lega di Ancona.
Il kayak da mare è lungo dai cinque metri in su, spiegano loro: «Ci sono dei gavoni stagni con delle paratie stagne e quindi è un’imbarcazione totalmente inaffondabile». Il tragitto e le condizioni meteo di oggi sono state «bellissime». Il mare, in effetti, era una tavola e il sole ha riscaldato l’ultimo giorno del 2024. Nel gruppo, non solo gente comune ma anche esperti di lunga data e agonisti che hanno fatto le traversate dell’Adriatico. L’iniziativa è giunta alla sua quinta edizione.
Tutto è nato da un gruppo di amici: «Chiunque può aggiungersi noi, ma è preferibile fare un corso per navigare in kayak in sicurezza. Ognuno di noi, tra l’altro, è dotato dei più affidabili dispositivi di sicurezza: dai giubbini di salvataggio alle cime da traino passando per Vhf e via dicendo».
I Babbi Natale in kayak, dopo aver pagaiato a 5 chilometri orari, hanno accolto e condiviso con i passanti fette di pandoro e di panettone, cioccolatini, qualche goccio di liquore e del caffè. Il tutto all’insegna dei sorrisi: poi, un brindisi con l’augurio che l’anno entrante, il 2025, sia ancora migliore.