ANCONA – “Camminata del sorriso”, ecco la seconda edizione. L’appuntamento per l’evento benefico aperto alla cittadinanza è per domenica 22 settembre. «Una camminata che parte dal Focolare e che arriva all’Orto del sorriso», spiega Luca Saracini, direttore generale delle Opere Caritative Francescane.
«L’Orto del sorriso – continua – è un progetto di agricoltura sociale, di inclusione per le persone con diverse problematiche, sia di salute mentale sia del mondo del carcere, sia con svariate disabilità finalizzato al reinserimento sociale e lavorativo».
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Una iniziativa che festeggia, come dicevamo, la seconda edizione: «L’evento è aperto a tutta la cittadinanza, famiglie, adulti, bambini e lo scopo è far conoscere due realtà: da una parte il Focolare, che si occupa di persone affette da Hiv/Aids non autosufficienti, dall’altra l’Orto del Sorriso, per l’appunto, progetto della Diocesi, della Caritas di Ancona-Osimo».
L’Orto sarà il punto di arrivo: si trova dopo l’ex casa dei missionari Saveriani (ora Centro Pastorale della Diocesi di Ancona-Osimo), verso la pizzeria Baldì, sulla destra. «Una camminata non competitiva di sei chilometri, con partenza alle 10.30 e un pranzo compreso nella quota d’iscrizione».
Gadget e regalini per tutti i partecipanti: «Vogliamo invitare più gente possibile, il cammino si svilupperà nel Parco del Conero, partiremo dal Focolare e toccheremo la zona sotto Varano, Montacuto e via del Castellano». Tante le autorità invitate: dal presidente del Parco del Conero, Luigi Conte, ai rappresentanti dei Comuni di Ancona e Camerano, passando per la banda cittadina di Camerano per allietare la partenza.
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Alle 9, la messa presieduta dal ministro provinciale delle Marche dei frati minori, padre Simone Giampieri. «Quest’anno, ospite d’eccezione Andrea Cionna, ai suoi 20 anni dal bronzo paralimpico». L’atleta ipovedente di Osimo salì sul podio di Atene, nel 2004, e «testimonierà l’importanza dello sport in particolar modo per le persone disabili».
Ma la nostra società è davvero inclusiva? «Nello sport, le cose sono cambiate molto – risponde al telefono il campione Cionna – Prima nei media non c’era tutto questo spazio per le Paralimpiadi, ad esempio. E invece quest’anno hanno avuto praticamente la stessa copertura mediatica delle Olimpiadi di Parigi. Dal punto di vista sociale, invece, la società corre veloce e chi va più lento a volte tende ancora a rimanere indietro». Però, «lo sport aiuta tutti. Sia i normodotati sia chi ha qualche disabilità. È un veicolo di integrazione completa», conclude.
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Alla manifestazione, presenzierà l’associazione Vera, nata per accompagnare le persone con disabilità nei sentieri montani più difficili. Con l’ausilio della carrozzina Joelette ripeteranno questa impresa rendendo felici alcuni ragazzi del Focolare. La giornata del 22 vede la collaborazione della Uisp, del Centro Papa Giovanni XXIIIesimo e di tante altre organizzazioni del territorio.