FABRIANO – Più di 150 persone, tra dirigenti, docenti delle scuole di ogni ordine e grado delle Marche, insieme ad autorità civili, militari e religiose hanno partecipato a Fabriano alla presentazione del volume curato da Francesco Profumo dal titolo “Leadership per l’innovazione nella scuola”. I protagonisti e le leve del cambiamento: dirigenti e docenti formazione e tecnologie.
L’evento, organizzato dalla Fondazione Carifac all’oratorio della Carità di Fabriano, ha permesso al numeroso pubblico presente di ascoltare, dialogare e riflettere insieme all’ex ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, presidente della Compagnia di San Paolo e prossimo Presidente dell’Acri (Associazioni di Fondazioni e Casse di Risparmio), su tematiche particolarmente complesse, presenti nell’interessante volume.
«La scuola è ancora una frontiera educativa? Con quale progetto e con quali prospettive critiche, nell’interesse dell’istruzione, si possono azionare le leve del cambiamento? I bambini che hanno iniziato le elementari nel 2017 finiranno le scuole medie nel 2025 e le scuole superiori nel 2030 – ha sottolineato Profumo – ci vorrebbe una sfera di cristallo per sapere quali saranno le conoscenze e le competenze richieste ai cittadini di domani, perché si tratta di immaginare come sarà la vita del futuro e quali lavori saranno richiesti».
Al centro dell’innovazione rimane pur sempre la persona, in una scuola capace di raccordarsi con il mondo esterno. «In un settore in cui le risorse destinate alla formazione del personale sono state quasi azzerate, auspico delle esperienze didattiche partecipative – ha sottolineato Marco Ugo Filisetti, direttore generale Miur-Marche – fondamentale rimane l’impegno dei dirigenti, docenti, istituzioni e famiglie per aiutare gli studenti, in un momento così difficile, tra i vantaggi e i rischi della frontiera online».
Il libro, oggetto dell’analisi, scritto a più mani, nasce dal Festival “Educa” tenutosi a Rovereto nel 2016 che aveva come paradigma il discernimento della Formazione. Proprio di formazione e dell’importanza delle nuove tecnologie ha parlato Giancarlo Marcelli, dirigente scolastico dell’IIS Merloni-Miliani di Fabriano, ponendo al centro della sua disamina il concetto di scuola formativa più che informativa «dove la tecnologia implica una evoluzione del sistema che, come sottolinea Profumo, deve essere trasparente e abilitante».
A fare gli onori di casa, Marco Ottaviani, presidente della Fondazione Carifac, che ha sintetizzato le varie attività che l’ente sta portando avanti nell’ambito dell’istruzione e della formazione sotto ogni profilo. In quest’ottica si inserisce la società strumentale Carifac’Arte, particolarmente apprezzata dall’ex ministro dell’Istruzione, che intende promuovere la cultura del “mestiere d’arte” «facendo riscoprire e imparare ai giovani gli antichi mestieri come possibile professione futura, una sfida tutta da giocare, affascinante e di grande potenzialità per coniugare cultura, informazione, sviluppo economico».