FABRIANO – Aperta una nuova procedura di mobilità alla Indelfab (ex JP Industries) di Fabriano. Azienda in fallimento dell’imprenditore cerretese Giovanni Porcarelli, attualmente gestita dai tre curatori fallimentari – Simona Romagnoli, Sabrina Salati e Luca Cortellucci – nominati dal Giudice della sezione Fallimentare del Tribunale di Ancona. «Adesso si sfruttino questi ultimi 6 mesi per fare quello che non si è fatto in 10 anni», il monito della segreteria della Fiom facendo riferimento al fatto che i lavoratori sono coperti dalla cassa integrazione fino a metà maggio prossimo.
Negli scorsi giorni è stata notificata l’apertura della nuova procedura di mobilità per la Indelfab in fallimento, che riguarderà 505 lavoratori totali, di cui 257 impiegati su Fabriano, 248 nel sito di Gaifana in Umbria. Non un fulmine a ciel sereno, visto che considerando i tempi per il confronto in sede sindacale e istituzionale, la copertura degli ammortizzatori sociali fino a maggio prossimo e i tempi del preavviso di licenziamento, i curatori fallimentari hanno evidenziato come la mole di debiti presenti non consentirebbe una sopravvivenza dell’azienda. Per questo l’apertura della procedura di mobilità.
«La Fiom di Ancona esprime profonda preoccupazione per il futuro occupazionale delle persone interessate e per il territorio montano in generale, al tempo stesso si augura che possibili manifestazioni di interessi si propongano per l’acquisto complessivo dell’azienda, o anche solo di asset e/o immobili, tenendo comunque conto in ogni caso dell’esigenza di salvare e tutelare più posti di lavoro possibili. Riteniamo indispensabile, anche alla luce dei fondi destinati al rilancio dell’industria manifatturiera dal PNRR, uno sforzo ulteriore da parte del Governo per avere ulteriori risorse, nella legge di stabilità, finalizzate alla risoluzione delle crisi industriali e al rilancio del Paese e delle aree colpite da anni di crisi».
Politiche attive, progettualità industriale, salvaguardia del made in Italy e delle filiere produttive, accompagnamento alla pensione e staffetta generazionale, «sono tutti temi generali che si materializzano in maniera drammatica nell’area del fabrianese, dove la Indelfab rappresenta l’emblema di un declino industriale la cui tendenza può essere invertita solo con una vera progettualità e con un’azione sinergica di tutti», si conclude la nota della segreteria Fiom di Ancona.