Il progetto per la realizzazione di una bretella tra San Severino e Tolentino; l’ammodernamento della Monti-Mare – ovvero la Statale 210 della Valtenna che interessa diversi comuni del maceratese -; la nuova infrastrutturazione digitale per il miglioramento competitivo delle connessioni internet. Se ne è discusso ieri durante il webinar organizzato dalla CNA Macerata insieme al senatore Mauro Coltorti, presidente dell’ottava commissione permanente “Lavori pubblici e comunicazioni”.
La CNA, agli Stati Generali dell’economia – voluti dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte con l’obiettivo di accogliere idee e progetti per rimettere in moto l’Italia – ha presentato un documento indicando una serie di proposte finalizzate a rimuovere tutti gli ostacoli che bloccano lo sviluppo. “Semplifica, sblocca, snellisci” sono le parole d’ordine dell’associazione ma ciò che è importante è investire nelle infrastrutture, soprattutto nelle aree del Paese rimaste più indietro da questo punto di vista e nella nostra regione i territori montani – che quattro anni fa hanno dovuto subire anche la tragedia del sisma – sanno bene di cosa di sta parlando.
A fare gli onori di casa il presidente dell’associazione maceratese Luciano Ramadori che ha sottolineato l’importanza di una «infrastruttura leggera dato che in Italia abbiamo degli asset che dovrebbero essere recuperati. La nostra ferrovia infatti potrebbe essere trasformata in una metropolitana leggera e in tal senso si va nell’ottica di un efficientamento con il Recovery Plan ma non dobbiamo pensare solo alle infrastrutture stradali ma anche a quelle che recuperano la viabilità e che valorizzano le nostre produzione, la nostra enogastronomia e il nostro turismo».
Il senatore Coltorti ha spiegato che «da poche settimane abbiamo analizzato e approvato l’aggiornamento del piano quinquennale delle ferrovie mettendo tra le priorità la Regione Marche. Nel dettaglio si è parlato della viabilità principale che connette Roma ad Ancona con un raddoppio della linea ferroviaria che abbiamo chiesto alle Ferrovie dello Stato. E poi ancora un raddoppio della linea Orte-Falconara che dovrebbe partire a breve. Nel piano quinquennale è prevista anche l’elettrificazione della Civitanova-Albacina che ovviamente potrà essere utilizzata come metropolitana di superficie».
«Come Governo abbiamo poi messo un milione di euro per il ripristino della viabilità della Fano-Urbino dismessa da anni ma con il sedimento intatto – ha spiegato Coltorti -. Lo scorso anno la Regione non ha usufruito di queste cifre e parlò di mettere lì una ciclabile; una osservazione che ci fece rimanere un po’ perplessi ma comunque al momento le decisioni su questo tratto spettano alla Giunta regionale. Poi c’è anche la Fabriano-Pergola che venne interrotta a causa di una frana; lì il sedime c’è e ci sono anche i binari. Quel tratto potrebbe quindi essere ripristinato anche a costi ridotti».
«Per quanto riguarda le Marche meridionali abbiamo chiesto uno studio di fattibilità per la ferrovia dei Due Mari – ha sottolineato il senatore -. Un progetto lanciato alla fine dell’Ottocento che connette Roma al mare Adriatico passando per la Salaria e quindi per la valle del Tronto. Il tratto più impegnativo è proprio quello finale che arriva fino ad Ascoli; ora siamo in attesa del responso dello studio di fattibilità».
E sulla bretella di Tolentino e di San Severino il senatore ha spiegato che «sono stati stanziati poco più di 100 milioni. Il problema di questo tracciato è che nella valle del Potenza lo stesso è attraversato da una grossa frana che porterebbe a dover affrontare dei costi imprevisti nella valle di San Severino. La complessità della zona – dove insistono anche delle abitazioni – suggerirebbe che il tracciato non è dei migliore. Per questo ho recuperato un vecchio progetto presentato dall’Anas che da San Severino va a Tolentino e per il quale i costi sarebbero nettamente migliori visto il tracciato privo di frane. Questa è un’opera che ha atteso molti anni e i finanziamenti ci sono ma sono quelli e quando si incontra una frana nell’esecuzione dei lavori automaticamente i costi diventano molto grandi; si trovano difficoltà importanti il progetto rischia di stopparsi».
Il senatore ha osservato che «è vero che ci sono tanti miliardi immobilizzati e come infrastrutture e trasporti stiamo lavorando per snellire e avviare a esecuzione queste opere. Con il Covid c’è l’esigenza importantissima di rilanciare l’economia perché ci rendiamo conto che la situazione è drammatica; l’idea progettuale è quella di lanciare e dare priorità a tutti i progetti che hanno lo studio alla fase definitiva» ha spiegato.
Il sindaco di Amandola Adolfo Marinangeli infine ha sottolineato l’importanza di «far ripartire i territori delle aree interne ponendo l’attenzione sulla Valtenna – la strada statale 210 – e sulla necessità di infrastrutture telematiche importanti. Non sono un sindaco che si piange addotto e guardo avanti sulla scia del futuro. Qui siamo in pieno cratere sismico e poi è arrivato anche il Covid; serve una sburocratizzazione che permetta a queste zone di fare leva su strutture importanti e fondamentali».