PESARO – Smog oltre i livelli di protezione della salute umana, Legambiente chiede le domeniche ecologiche. Sono 13 gli sforamenti oltre i 50 mg/mc a Pesaro e 11 a Fano. Il limite massimo è 35 giorni all’anno. Se Fano ha previsto due domeniche senz’auto per ora Pesaro resta a guardare, con controlli più stringenti e multe.
Ma Legambiente, circolo Ragusello, incalza con Enzo Frulla: «È ormai risaputo che l’inquinamento atmosferico da gas e polveri sottili causa gravi danni alla salute delle persone in particolare di quelle più deboli, bambini ed anziani. È diventato purtroppo un luogo comune constatare annualmente lo sforamento dei limiti di legge che impongono i valori e ciò sta avvenendo anche in questi giorni. Il Consiglio Direttivo di questo circolo, in occasione della riunione del 20 gennaio 2020, ha affrontato la questione manifestando grande preoccupazione per le scarse iniziative atte a contrastare tale fenomeno da parte del Comune di Pesaro. La pur apprezzabile campagna a favore dell’uso della bicicletta appare insufficiente.
Chiediamo che «Comune, Asur, Mms, Ami Adriabus, tutti gli enti pubblici ed i privati volontari, predispongano un programma di trasformazione del parco macchine adottando mezzi elettrici. Occorre realizzare una capillare rete di impianti fotovoltaici su ogni tettoia di edifici, capannoni, parcheggi e quant’altro di proprietà di tali soggetti affinché si utilizzi energia dal sole e non da fonti fossili per la ricarica delle batterie».
Legambiente chiede inoltre di «sostenere e promuovere la mobilità utilizzando i mezzi pubblici ed avviare campagne continue di invito ai cittadini con informazione sulle linee, gli orari, i benefici alla salute ed ambiente. Sarebbe opportuno effettuare il controllo delle polveri non solo nel parco Scarpellini ma anche in strade che giornalmente si trasformano in una sorta di camere a gas per l’elevato tasso di inquinamento. Infine come immediata iniziativa di sensibilizzazione si suggerisce di ripristinare le “Domeniche Ecologiche” che sono sempre risultate gradite alla maggioranza dei cittadini e che rappresentano uno strumento per ricordare realmente la problematica».