OSIMO – A Osimo è partita da un gruppo di docenti, e poi si è allargata alle famiglie delle scuole con decine di firme raccolte a supporto, la mozione consegnata a sindaco e assessorato alla Pubblica istruzione. «Esprimiamo preoccupazione per la necessaria ripartenza dell’anno scolastico 2020-2021 e nello stesso tempo ci rendiamo disponibili per ogni forma di collaborazione – si legge -. La raccolta firme è simbolica e rappresentativa, svolta in una settimana e con le scuole chiuse dal mese di marzo. La cosiddetta didattica a distanza è stata un tentativo, generoso, da parte dei docenti di accompagnare alunni e alunne in questa inedita situazione difficile. Possiamo definirla in maniera più appropriata didattica di emergenza. Adesso è il momento di pensare concretamente alla riapertura delle scuole. L’unico settore che rimane chiuso è la scuola. Riteniamo sia fondamentale adoperarsi adesso per la riapertura di settembre, predisponendo quanto necessario. Spazi e docenti, questo è quello che serve. Per questo riteniamo importante superare gli organici già stabiliti e che prevedono classi anche con 28 alunni, ritornare indietro su accorpamenti di classi che pure si sono dati nella nostra regione».
I firmatari chiedono agli organi competenti di attuare un vero e proprio sconvolgimento nell’assegnazione delle classi e dell’organico, per organizzare spazi meno affollati, in vista di un possibile innalzamento dei contagi, per scongiurare un ritorno alla Dad ma soprattutto per mettere al centro i bambini e i ragazzi.
Sempre in tema scuola, il gruppo di opposizione delle Liste civiche commenta: «Le scuole, abbiamo appreso, riapriranno a settembre. Attuale novità in tempi Covid sono i test sierologici da fare prima del suono della famosa campanella. Insegnanti e personale scolastico dovranno sottoporsi alle analisi, per i positivi seguirà il tampone per conferma da Covid-19. È questa l’indicazione del Comitato Tecnico Scientifico che ha consegnato al governo. Secondo gli esperti in 15 giorni, a ridosso dell’avvio dell’anno scolastico, saranno necessari fare circa due milioni di test a tutto il personale, questo per avere garanzie sulla totale negatività di tutti. Purtroppo però noi abbiamo grosse perplessità perché non si parla di studenti, in Italia sono circa otto milioni e per loro si vocifera test a campione. Purtroppo se questo sarà confermato, noi temiamo il peggio, perché per quanto se ne sia parlato, le famose “3 T”, testare, tracciare, trattare, non hanno molto senso se fatte a una minima minoranza. Il Comune a livello locale può fare prevenzione e comunicare ai cittadini osimani le misure che adotterà. Chiediamo serietà e trasparenza, indicazioni chiare e volte alla prevenzione della salute pubblica, tutta, anche degli studenti. La nostra proposta è organizzare, dove a livello nazionale ci sia carenza, test sierologici per tutti, più un monitoraggio costante dell’andamento della salute pubblica e informare il territorio».