Vocalist, produttore, youtuber e cantautore. Il poliedrico Luca Coacci, in arte Kovac, 29 anni di Castelfidardo, ha trasformato la sua più grande passione nel proprio lavoro. È partito dalle serate in riviera con gli amici ed è arrivato alla direzione artistica del prestigioso resort Super G di Courmayeur. Ma il passo non è stato breve, in mezzo c’è stata tanta gavetta, collaborazioni con i locali della costa adriatica, una popolarità conquistata grazie al Web e una credibilità ottenuta sul campo con tanta determinazione. Così, dopo aver cominciato quasi per gioco, ora il mondo dell’animazione è diventato la sua casa.
«Ho iniziato organizzando le prime feste tra amici nel balneare Peter di Porto Recanati – ci spiega – era il 2006, l’anno più bello che ricordi, quello della maturità, dei Mondiali e poi tutto venne da se, anche prendere il microfono per gioco».
Com’è nata invece la collaborazione con il Super G di Courmayeur?
«Ho avuto il piacere di collaborare in consolle con grandi dj milanesi di livello europeo, tra i quali USAI e fu proprio lui che su idea della direttrice Miriam Bolis mi propose l’anno scorso questa grande avventura nell’unico Mountain Lodge d’Italia, ovvero una struttura che si occupa di ristorazione, hôtellerie, eventi, benessere ad alti standard in alta quota e sulle piste a circa 1700 metri sul livello del mare sotto il Monte Bianco».
Questo è il tuo secondo anno con il Super G e sei stato promosso a direttore artistico…
«Il primo anno fui una scommessa della proprietà e avevo il compito di curare voce, contenuti social e incremento delle pubbliche relazioni. Vista la straordinaria stagione quest’anno mi è stato dato l’arduo compito di gestire tutta la direzione artistica, logistica ospiti e prodotto musicale del Lodge, quindi posso dire che quest’avventura sta andando alla grande. In questi 2 anni sono stati organizzati molti eventi importanti, soprattutto con il nostro sponsor RedBull che ogni fine settimana invia gli artisti direttamente dai migliori club italiani, per non parlare dei tanti Vip che hanno scelto la nostra struttura, solo per citarne alcuni: Luca Argentero, Chiara Ferragni, Giorgio Chiellini, i fratelli Inzaghi e molti altri».
Dalla Riviera del Conero e alla neve di Courmayeur: cosa cambia nell’organizzazione degli eventi?
«La Valle D’Aosta è la terra invernale di Milano, quindi la modalità lavorativa è proprio quella milanese, rapida, veloce e allo stesso tempo fatta da idee che devono essere trasformate in prodotti artistici semplici e facilmente compresi dalla clientela. Qua la sezione eventi è vista in ottica aziendale, con briefing, work shop e corsi di aggiornamento settimanali. Nelle Marche invece esistono i Big del passato che fanno di tutto per non lasciare spazio ai giovani. Ciò che rovina la cultura dell’intrattenimento marchigiano è anche l’avvento di molti avventurieri della notte che a volte rischiano soltanto di distruggere la nostra grande tradizione, ma devo anche dire che lavorando molto al Nord, a livello di idee e contenuti siamo molto avanti, e reputo le Marche una terra di grandi artisti sotto ogni aspetto. E ci terrei a ringraziare la famiglia Ascani che negli anni mi hanno dato la possibilità di formarmi per esser pronto a questi grandi traguardi».
Nel tuo curriculum c’è anche un’esperienza da cantautore…
«L’esperienza da cantautore è stato un viaggio molto bello tra rime, sentimenti e scenari marchigiani nelle riprese video, era una cosa che mi sentivo dentro e ho voluto dedicare questa canzone come dono a tutti coloro che per delusioni di ogni tipo si sono autodistrutti dimenticando la cosa più importante: amare se stessi! Il brano “Amore Labirinto” ha ottenuto un buon successo su YouTube e a distanza di un anno mi arrivano ancora messaggi di persone che hanno capito il mio messaggio e ciò mi rende felicissimo. A Giugno uscirà un nuovo brano in chiave rap commerciale vivace e dal sapore estivo».
Hai ottenuto grande popolarità su YouTube…ti rivedremo alle prese con i video?
«Il videoBabbo è stata una parentesi felice e surreale del mio percorso artistico.. mi sono ritrovato dal nulla con dei video che superavano le 100.000 visualizzazioni. Sono stati 3 mesi bellissimi, ovunque andassi venivo fermato da ragazzi di ogni età per fare una foto o un video insieme. Anche a mio padre successe la stessa cosa e in un attimo si ritrovò centinai di figli che per le strade lo chiamavano “Babbo“. Uno psicologo con cui collaborai ad un evento di beneficenza mi disse che con quel video si esprimeva il messaggio ai giovani di non vergognarsi dei genitori, anzi di considerarli parte della nostra vita».
In passato hai organizzato il Primo Maggio a Castelfidardo. Hai voglia di tornare ad impegnarti in un progetto per la tua città?
«Sono felice di aver dato la spinta alla mia città nell’organizzazione e ideazione di un evento che ha dato molto al popolo fidardense soprattutto quello in difficoltà, ricordando che ci sono molte associazioni e persone nonchè nostri concittadini che gratuitamente dedicano la propria vita agli altri. Purtroppo per motivi personali ho lasciato questo progetto. Sinceramente non so se ci sarà più l’occasione di creare eventi per la mia città, anche se devo essere sincero, ho un sogno nel cassetto ormai da anni: organizzare il Premio Internazionale della Fisarmonica. Chissà, mai dire mai».
Che augurio ti fai per il 2018?
«Il 2017 per me è stato un anno di grandi successi e rivincite personali e mi auguro un 2018 con altrettante vette da scalare, dedicando sempre ogni mio successo a mia nonna Gina che ho perso l’anno scorso proprio mentre ero a Courmayeur».