JESI – Dall’Argentina a Jesi, per salire sul ring, allenarsi e inseguire il sogno del titolo mondiale della sua categoria. Ma le radici sono sempre ben piantate in un passato familiare che parla marchigiano. È la storia sportiva e personale di Jorgelina Guanini, pugile professionista e campionessa del Sud America dei pesi gallo, mondiale dei supermosca.
Jorgelina, un concentrato di energia, ha lasciato la sua terra per venire a Jesi ad allenarsi alla Pugilistica Jesina, riscoprendo una pagina del suo passato: il nonno era nato a Staffolo e arrivò in Argentina come emigrante per trovare fortuna. Lei è tornata anche per questo. «Sono venuta in Italia per avere la cittadinanza italiana – ci racconta nel suo italiano reso frizzante dal marcato accento spagnolo -, poi cercavo una palestra dove allenarmi e un nuovo maestro, mi avevano parlato di mister Lorenzo Alessandrini. Ho cercato in Internet la foto e le informazioni, ho detto subito “è lui”».
Senza esitare Jorgelina è venuta in Italia, ha trovato nella Pugilistica jesina che ha sede presso il PalaTriccoli di via Tabano, una seconda casa. La vediamo scattare, velocissima e agile, tra i sacchi dove sferra precisi pugni che li fanno vibrare e roteare. Si muove come una piuma al vento, delicata e precisa, senza mai distogliere lo sguardo dai sacchi che oscillano o dalla pera ad aria compressa che rimbalza tra i suoi pugni e il muro in un ritmo serrato e battente.
La concentrazione, anche durante gli allenamenti è altissima, anche in questo dettaglio si vede la professionalità di questa giovane boxeur. «Mi sono avvicinata al pugilato a 15 anni – ricorda –, avevo un’energia, una rabbia dentro che doveva esplodere. Grazie a una mia amica che faceva pugilato: mi ha detto di provare e ho sentito che era la strada per me. Adesso sogno di vincere tutte e cinque le cinture mondiali di categoria».
Ci sta provando Jorgelina, che accompagnata dall’allenatore Lorenzo Alessandrini è volata il 14 novembre scorso a Londra per salire sul ring all’Arena di Wembley e sfidare l’inglese Rachel Bell. E anche se il risultato non ha premiato i nostri, è stato comunque una conferma di come la città di Jesi sia terra di campioni davvero in tutte le discipline sportive. «Sono comunque soddisfatta», conclude. Così come lo è il mister Alessandrini. «Una prova difficile, con un preavviso minimo che ci ha costretti a lavorare tanto anche sul peso e sulla preparazione – racconta –; nell’esito finale abbiamo pagato il taglio del peso in così breve tempo. La prima parte dell’incontro la nostra Guanini si è aggiudicata tutte o quasi le riprese, nella seconda parte del match invece è scesa un po’ di ritmo pagando la stanchezza. Siamo comunque molto soddisfatti. Dall’Italia tanti messaggi positivi e di dissenso del verdetto ci danno la carica per aggiustare la mira per la prossima volta. Come pugilistica di fronte agli occhi del mondo abbiamo fatto una bella prova». Una bella prova comunque che conferma, se mai ce ne fosse bisogno, di come la città di Jesi sia culla di campioni davvero in tutte le discipline sportive.