«Le acquisizioni sono positive se si possono creare delle sinergie. E l’operazione con Ubi è stata fantastica da tutti i punti di vista. Davvero una operazione molto positiva». Lo ha detto il consigliere delegato e ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, in conference call illustrando i risultati al 31 dicembre 2020 del grande gruppo bancario, nuovo proprietario dell’istituto bergamasco. Secondo quanto riferito, «le sinergie derivanti dalla combinazione con Ubi Banca sono previste a oltre 1 miliardo di euro all’anno a regime, superando le stime iniziali. Il processo di integrazione è perfettamente in linea con i piani e il coinvolgimento delle persone provenienti da Ubi sta avvenendo con pieno successo».
Commentando i risultati finanziari di Intesa Sanpaolo, il ceo Messina ha definito il 2020 «un contesto di straordinaria complessità, in cui, superando il nostro obiettivo, abbiamo conseguito un utile netto pari a 3,1 miliardi di euro, escludendo l’impatto contabile della combinazione con Ubi Banca e dell’impairment dell’avviamento della Banca dei Territori ed il contributo di 5 mesi di Ubi Banca. Includendo il contributo di 5 mesi di UBI Banca, l‘utile netto normalizzato è di 3,5 miliardi di euro, senza considerare l’impatto contabile derivante dalla combinazione con Ubi Banca e dall’impairment dell’avviamento».
Buone notizie per gli azionisti, con il ceo Messina che ha confermato «la remunerazione dei nostri azionisti resta una priorità. Nel mese di maggio – intendiamo distribuire 700 milioni di dividendi in contanti, il quantitativo massimo stabilito dal supervisore; una volta superate le restrizioni delle Bce chiederemo l’autorizzazione a distribuire in contanti – dalle riserve – la parte restante del payout ratio previsto, pari complessivamente al 75% di 3,5 miliardi di utile netto normalizzato 2020».
Parlando dello scorso anno, Messina ha aggiunto che «il mondo intero è stato travolto dalla pandemia da Covid-19. Il nostro Paese è stato colpito con particolare forza: l’innesco di una crisi di portata straordinaria ha segnato duramente le nostre famiglie, le imprese, la società intera. Il mio auspicio per il 2021 è che sia l’anno del superamento della pandemia, del rilancio economico e del contrasto alle emergenze sociali. Noi siamo pronti ad essere un punto di riferimento per una crescita sostenibile e inclusiva. Durante l’emergenza sanitaria, Intesa Sanpaolo ha donato 120 milioni di euro per rafforzare il sistema sanitario nazionale. Il nostro sostegno alle persone in difficoltà negli ultimi anni ha superato i 17 milioni di pasti, posti letto, medicine e abiti».
Secondo il rendiconto 2020, lo scorso anno il gruppo bancario ha concesso moratorie per 95 miliardi di euro ed erogato prestiti assistiti da garanzia statale per 35 miliardi.