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Osimo, investe un uomo, lo uccide e scappa

Caccia aperta al pirata da parte dei carabinieri di Osimo, che stanotte, 13 luglio, ha preso in pieno un clochard di 56 anni in via Chiaravallese (Notizia in aggiornamento)

I carabinieri di Osimo

OSIMO – L’ha investito uccidendolo e poi è scappato. Adesso è caccia all’auto pirata che stanotte ha investito un senzatetto polacco di 56 anni residente a Loreto e con problemi di alcolismo. Si chiamava Peter Lina. Una storia di emarginazione e povertà che si è conclusa poco prima delle 2 con l’intervento dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della stazione di Osimo, coordinati dal capitano Raffaele Conforti, in via Chiaravallese dove giaceva il corpo dell’uomo.

Il personale del 118 ha provato a rianimarlo ma invano, era già morto. Sul luogo del sinistro sono stati individuati due testimoni oculari e i militari hanno raccolto le testimonianze fondamentali. Uno di questi era alla guida della propria macchina che seguiva l’auto pirata, il primo a portare soccorso al clochard deceduto. Parlavano di un’auto di colore scuro intravista da lontano. Il conducente che ha investito l’uomo è in corso di individuazione e sul suo capo pende già l’accusa di omicidio stradale. Per tutta la notte le pattuglie hanno setacciato la zona e diramato l’allerta in tutta la Provincia. In corso di visione da parte dei militari i filmati delle telecamere di videosorveglianza che potrebbero aver ripreso la targa dell’auto pirata. Per terra non c’erano frenate ma sono stati rinvenuti pezzi di carrozzeria dell’auto, per questo i militari si stanno muovendo anche tra le concessionarie e autocarrozzerie della zona.

Pare che il clochard fosse stato portato al pronto soccorso dell’ospedale di Osimo poche ore prima perché trovato ubriaco nei pressi di Numana. Da lì sarebbe fuggito però, arrivando in qualche modo fino a via Chiaravallese dove ha trovato la morte. Pluripregiudicato e già noto alle forze di polizia con numerosi alias, da qualche tempo girovagava per Osimo, Numana e Loreto. La salma, dopo l’autorizzazione del sostituto procuratore di turno Ruggero Dicuonzo, è stata trasferita all’obitorio di Torrette per gli accertamenti.