JESI – Con una lettera aperta Paolo Gubbi, coordinatore della Consulta per la Pace di Jesi, esprime preoccupazione per il quadro politico mondiale.
Come Consulta sono stati organizzati incontri sulla Siria, prima ancora che le vicende del paese riempissero le pagine dei giornali, e più di recente aveva toccato un’altra questione che sembrava lontana anni luce da noi, quella del nucleare.
«Quando in Consulta per la Pace decidemmo di parlare di nucleare al tradizionale convegno pomeridiano durante la Giornata della Pace 2017 – spiega Gubbi – in molti ci guardarono con scetticismo, dentro e fuori la Consulta, dentro e fuori le Istituzioni. Sembrava un tema poco “appetibile”, sui giornali c’era e non c’era, non se ne parlava molto in definitiva. Oggi, quello che sta accadendo tra Corea del Nord e Usa mi riporta a quei pensieri, a quella decisione e, ancora una volta, mi convinco sempre di più che quella fu una scelta azzeccata, come ci capita sempre, perdonatemi la presunzione, quando decidiamo in assemblea il tema del convegno della Consulta per la Pace».
Tempo fa Gubbi aveva già condannato pubblicamente la corsa agli armamenti e la minaccia nucleare di alcune grandi potenze mondiali e oggi torna ad invitare «la Comunità Internazionale a sedersi attorno ad un tavolo e discutere come risolvere pacificamente questa difficile situazione e stemperare definitivamente la temperatura che si fa sempre più rovente tra dichiarazioni di aggressioni e di ritorsioni di fuoco e furia che il mondo non ha mai visto».