FABRIANO – Scaduti i termini del bando per l’installazione, la gestione e la manutenzione di quaranta nuove isole ecologiche intelligenti a Fabriano. Una sola azienda ha partecipato, si tratta dell’impresa marchigiana Ecofil, che già gestisce le quattro isole ecologiche con le quali è stata avviata la sperimentazione negli anni scorsi.
I requisiti amministrativi sono stati giudicati in modo positivo. Lunedì 20 marzo sarà nominata la commissione comunale che dovrà valutare l’offerta tecnica, dunque quella economica. Se ci sarà anche il via libera in questo caso, entro l’estate il nuovo sistema di raccolta differenziata sarà realtà, andando a regime al massimo per l’autunno prossimo.
Novità, dunque, in arrivo nell’ambito della raccolta differenziata in città. Entro l’estate, ma forse anche prima, la gran parte del territorio cittadino vedrà modificare il sistema di raccolta dei rifiuti. «E i vantaggi per il cittadino-utente saranno molteplici. Non ultimo un potenziale risparmio per la Tarsu», fanno sapere dal comune.
Nel 2015, è partita una sperimentazione con le isole ecologiche intelligenti che ha dato risultati confortanti e soddisfacenti. A fare da apripista 150 nuclei familiari in via Foibe istriane, zona Borgo, che si sono cimentati con il nuovo sistema informatizzato che ha come principale finalità quella di individuare una modalità gestionale che consenta di personalizzare la quantità dei rifiuti raccolti dalla singola utenza, al fine di poter implementare la tariffazione puntuale con meccanismi premianti in base all’effettiva quantità dei rifiuti prodotti. Accesso controllato attraverso una card, alimentate a corrente, le isole ecologiche consentono di pesare i rifiuti al momento del conferimento. Il sistema è dotato di telecamera, oltre che di controllo informatico delle quantità dei materiali consegnati a pubblico servizio. La sperimentazione è stata assolutamente positiva sia in termini di gradimento dell’utenza sia per i risultati ottenuti nella percentuale di raccolta differenziata.
«Sono numerosissime le segnalazioni positive che arrivano dai residenti che già effettuano la raccolta a peso, i quali ci invitano a non modificare più il sistema in sperimentazione», si evidenzia dal Comune. «Una raccolta differenziata pari all’88 per cento». Da qui, quindi, la decisione di allargare la sperimentazione a fine 2015. «Per poter ottenere una completa informazione anche da attività commerciali e di servizio, si è dato il via libera ad una seconda fase della nuova sperimentazione a seguito del posizionamento di altre due stazioni: la sostituzione dell’isola di piazzale Matteotti e di quella posta nei pressi dei giardini pubblici (zona Piano), i cui risultati hanno consentito di avere informazioni anche sulle attività di servizi come bar, ristoranti pizzerie ed attività produttive di servizi».
Chiusa anche questa seconda fase di sperimentazione, a febbraio è stato pubblicato il bando per ulteriori 40 isole ecologiche smart che saranno posizionate in tutta la zona del centro storico, parte interna, e nella zona limitrofa ai grandi viali cittadini. Se tutto andrà come nei piani, ci sarà la fase finale, con un ulteriore step per altre 40 isole ecologiche per coprire tutta la restante parte del territorio comunale.
«È un progetto pilota finanziato anche attraverso dei fondi Anci pari a 150mila euro», evidenzia l’assessore all’Ambiente Claudio Alianello. «Si tratta di un’evoluzione del porta a porta spinto. Il rifiuto viene considerato a peso e non a volume». Questo comporterà anche un risparmio per la Tarsu. «La Tarsu è composta da una parte fissa – composizione del nucleo familiare e metri quadri dell’abitazione – e da una parte variabile che dipende da quanto bene si faccia la raccolta differenziata. Si risparmia sui passaggi per la raccolta e il Comune – una volta a regime – venderà direttamente il rifiuto speciale: carta, plastica e vetro. Altro risparmio perché si avrà una diminuzione del costo di conferimento in discarica. Tutto ciò si tradurrà in una diminuzione della tariffa», ha concluso Alianello.
L’importo complessivo dell’appalto, che durerà nove anni, ammonta complessivamente a 1.572.480,00 euro di cui: 1.101.600,00 euro per la fornitura e 470.880,00 euro per il servizio di manutenzione e gestione del sistema informatico.