ANCONA – Cresce del 7% in Italia il numero degli alunni con disabilità. Sono quasi 338mila quelli che hanno frequentato le scuole italiane nell’anno scolastico 2022-2023, il 4,1% del totale degli iscritti. Il dato emerge dall’ultimo rapporto Istat relativo all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità. Secondo l’istituto Nazionale di Statistica l’offerta di insegnanti per il sostegno è cresciuta del 10% rispetto all’anno scolastico precedente e il rapporto alunno-insegnante è di 1,6, migliore di quello previsto dalla legge.
Tra gli insegnanti, però, 1 su 3 non ha una formazione specifica e il 12% viene assegnato in ritardo rileva l’Istat, nel sottolineare anche il dato della discontinuità didattica: il 60% degli alunni con disabilità cambia insegnante per il sostegno da un anno all’altro, mentre il 9% nel corso dello stesso anno.
In prevalenza si tratta di alunni maschi con disabilità intellettiva, a seguire, i disturbi dello sviluppo psicologico, quelli dell’apprendimento e dell’attenzione, meno frequenti, invece, le problematiche relative alla disabilità motoria, visiva o uditiva. Il 39% degli alunni ha più di una disabilità, specie nell’ambito delle intellettive.
L’Istat rileva poi che quasi un terzo degli studenti (28%) ha problematiche legate all’autonomia con difficoltà negli spostamenti all’interno dell’edificio scolastico, nel mangiare, nell’andare in bagno o nel comunicare. Quasi tutti gli alunni hanno una certificazione di disabilità o di invalidità (97%) che permette l’attivazione del sostegno scolastico, ma c’è anche una quota marginale di alunni (1,3%) che, pur non disponendo di una certificazione, usufruisce del sostegno didattico.
Nelle Marche il rapporto tra alunni e assistenti alla comunicazione è di 2,9. Dal rapporto dell’Istat «emerge la grande sensibilità della scuola italiana in tema di inclusione dei ragazzi con disabilità – dice Riccardo Rossini, presidente ANP Marche, Associazione Nazionale Presidi – in nessun’altra parte del mondo c’è un’attenzione così alla formazione dei ragazzi con problemi cognitivi ».
«Gli insegnanti di sostegno oltre a rappresentare un grande valore per i ragazzi a cui sono stati assegnati – prosegue -, sono un arricchimento anche per l’intera classe». Sull’aumento del numero dei ragazzi con disabilità Rossini evidenzia che «negli ultimi anni si è sviluppata una grande attenzione da parte delle famiglie su questo tema e quindi le diagnosi sono fisiologicamente aumentate».