Si torna a parlare dei Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (Cpia) alla difficile prova della ripresa dell’attività didattica in presenza, specialmente laddove i centri condividono gli edifici con altre scuole. L’emergenza epidemiologica e le normative anti-Covid hanno reso necessaria una profonda rivisitazione degli spazi, con ritardi, spazi insufficienti, traslochi in sedi più consone.
Nella provincia di Ancona, l’attività è garantita nelle sedi associate di Jesi (presso l’I.I.S. “Marconi Pieralisi”) e di Fabriano (presso l’I.I.S. “Morea Vivarelli”); questa settimana sono giunte anche buone notizie per la sede di Senigallia, con il Cpia che potrà continuare a svolgere la sua attività nell’edificio dove pure ha sede l’istituto alberghiero. Ad Ancona, invece, una soluzione ancora non è stata trovata: senza più spazi al “Volterra Elia”, dove si trovava lo scorso anno didattico, dovrebbe traslocare presso l’Istituto Comprensivo Ancona Nord di Torrette ma le aule non sono ancora pronte, e mancano gli uffici per le iscrizioni.
Lo denunciano le federazioni provinciali di Ancona della FLC CGIL, della CISL Scuola e della UIL Scuola Rua. I sindacati hanno indetto per giovedì prossimo, 24 settembre ore 10,30, un presidio pubblico davanti al Comune di Ancona. Chiedono un incontro in quella mattina con il sindaco Valeria Mancinelli, o un suo delegato, per la risoluzione immediata del problema.
Il Cpia è una scuola statale che fornisce ad adulti, italiani e stranieri, gli strumenti per completare la propria istruzione di base e quella del livello corrispondente alla scuola secondaria di primo e secondo grado attraverso l’insegnamento dell’italiano e la somministrazione delle conoscenze e competenze di ogni altro livello di studi di tipo pre-universitario. Le quattro sedi hanno avuto un’utenza quantificabile, nell’anno formativo 2019-20, di 1.600 studenti, di cui più di 800 solo ad Ancona.
In una nota stampa congiunta, Eleonora Fontana della Flc Cgil Ancona, Marina Capomagi della Uil scuola Rua Ancona, e Leonardo Leotta della Cisl scuola Ancona, denunciano la «situazione particolarmente grave della sede associata di Ancona il cui personale docente e ATA (amministrativi e collaboratori scolastici) è stato estromesso dalla sede di Torrette, ad Ancona, che condivideva con l’Istituto di Istruzione Superiore (IIS) “Volterra–Elia”, vedendosi deprivato, da un giorno all’altro, di locali, attrezzature, arredi e materiali di pertinenza di cui aveva potuto disporre fino a quel momento, trovandosi quindi nell’impossibilità di esercitare il proprio compito istituzionale. Compito istituzionale che dal 1° settembre fino al 15 ottobre si sostanzia nella raccolta delle nuove iscrizioni, che viene preclusa come ogni altra attività d’ufficio». Quale conseguenza di questa situazione, i sindacati temono che Ancona non avrà praticamente alcun iscritto alla data di inizio delle attività didattiche.
«Si tratta di un atto gravissimo, ai limiti dell’interruzione di pubblico servizio, riguardo al quale ci riserviamo di rivolgerci alla magistratura», denunciano le federazioni sindacali. «A fronte di questo inaccettabile abuso, e nonostante le ripetute segnalazioni, assordante è il silenzio delle autorità competenti e dunque preposte a vigilare sul corretto funzionamento delle istituzioni scolastiche. Al Comune di Ancona per legge compete l’assegnazione di una sede adeguata al Cpia cittadino, prevista dal lontano 2015, per esigenze oggettive e anteriori alla manifestazione dell’epidemia da Covid 19. Sin dallo scorso anno la mancanza dei locali ha costretto il Cpia ad una soluzione di fortuna: per svolgere le lezioni sono stati utilizzati dei locali messi a disposizione da un centro parrocchiale cittadino. Dopo continui rimpalli l’Amministrazione Comunale ha finalmente individuato in alcuni locali dell’Istituto Comprensivo Ancona Nord di Torrette la sede per il Cpia, che però risulta ad oggi completamente sguarnita di banchi, sedie, lavagne (sia LIM che tradizionali), collegamento telefonico e ufficio di segreteria. Tantomeno sono stati effettuati, se si escludono i lavori di pulizia ordinaria effettuata dai collaboratori scolastici del CPIA di Ancona, i lavori di pulizia approfondita e straordinaria, se non di risanamento, urgenti con l’emergenza epidemiologica ancora in atto».