FABRIANO – «A mente fredda, sento dentro di me un mix di emozioni difficilmente descrivibili». Sono le parole di Michele Bugionovo, il play e capitano della Janus Fabriano, che testimoniamo la grande emozione per la promozione in serie B ottenuta domenica 18 giugno superando Battipaglia per 59-47 nello “spareggissimo” finale, come lo abbiamo chiamato noi, sul campo neutro di Montecatini.
Una promozione che riporta il basket fabrianese nella terza serie nazionale, a distanza di cinque anni dall’ultima apparizione (con l’allora Spider, nel 2011/12).
Al ritorno da Montecatini, a tarda notte, i tifosi hanno atteso il pullman della squadra al PalaGuerrieri per un doveroso abbraccio a chi ha restituito alla città della carta una categoria più consona alla propria tradizione cestistica.
Poi, lunedì sera, il gruppo che ha compiuto l’impresa si è ritrovato a cena presso l’Hostaria del Piano, ultimo abbraccio tra compagni prima del rompete le righe di questa stagione lunghissima iniziata in sordina, il 25 settembre, con una sconfitta casalinga nel derby contro l’Halley Matelica (85-88), ma poi terminata in trionfo il 18 giugno con il successo che è valso la promozione contro Battipaglia.
«Dieci mesi vissuti intensamente con un sogno in testa, la serie B – prosegue Bugionovo. – È stata una stagione incredibile, indimenticabile. E alla fine quel sogno l’abbiamo realizzato».
Dieci mesi super, con 40 partite disputate di cui ben 32 vinte e appena 8 perse. Dopo il passo falso nella prima giornata, infatti, la Janus pian piano ha preso quota e alla fine della stagione regolare ha chiuso al secondo posto con 48 punti, appena due di ritardo dalla capolista Civitanova. Ai play-off i ragazzi di coach Daniele Aniello hanno ingranato le marce alte, eliminando al primo turno il Campetto Ancona (2-0) e Pedaso (2-0). Alla successiva Fase Nazionale, contro squadre poco conosciute e trasferte lunghissime (Lamezia, Cerignola, Palermo), emozioni a raffica, con clamorosa vittoria conclusiva contro Lamezia ribaltando una differenza canestri che sembrava proibitiva, -13. Quindi, al concentramento finale per la promozione a Montecatini, passo falso iniziale contro i siciliani di Costa d’Orlando (59-63), ma poi l’ultimo decisivo scatto d’orgoglio contro Battipaglia, con duecento tifosi al seguito a sostenere i colori biancoblù.
«È stato un onore e un’emozione incredibile essere il capitano della Janus – sono ancora parole di Bugionovo. – Ho messo tutto me stesso, cercando sempre di dare l’esempio. Quello appena trascorso è stato per me il quinto anno in biancoblù e senza dubbio il più bello, il più emozionante. Si è percepito tantissimo entusiasmo durante tutta la stagione e questo ci ha permesso di arrivare a fine giugno carichi e motivati, nonostante la stanchezza fisica e mentale cominciava a farsi sentire».
Durante la cena di lunedì sera – dicevamo – abbracci, saluti e un po’ di lacrime.
«Abbiamo condiviso tante gioie e per fortuna poche delusioni, abbiamo combattuto come una vera squadra, tutti uniti verso un unico obiettivo – dice il capitano. – Ci siamo sempre rialzati dalle sconfitte, e nel momento più importante della stagione abbiamo tirato fuori delle prestazioni incredibili che ci hanno permesso di vincere e conquistare la serie B. Abbiamo costruito il nostro successo dentro lo spogliatoio, questo è stato il nostro segreto. Vincere è sempre difficile, ma se come compagni di squadra hai degli amici, dei fratelli, tutto diventa più facile. Vorrei ringraziare coloro che hanno reso possibile tutto questo».
Come ricordo, ogni giocatore si è legato al polso un pezzo della retina tagliata – come da rituale – al PalaTerme di Montecatini, a mo’ di braccialetto.
I giocatori di fuori hanno fatto ritorno a casa: Tarolis in Lituania, Cummings in Inghilterra, Marini a Caserta, Pandolfi a Reggio Calabria. L’ultimo a partire sarà l’americano Nick Nedwick, che ha il volo per gli States domani mattina da Roma e oggi pomeriggio, al PalaGuerrieri, riceverà gli ultimi saluti dagli aficionados che vorranno incontrarlo, verso le 18.30. Nedwick che, tra l’altro, a Montecatini oltre ad aver segnato ben 25 punti si è procurato un doloroso infortunio alla caviglia con interessamento dei legamenti.
Nel frattempo la società si è messa al lavoro. Il salto da un campionato regionale a uno nazionale prevede rapidamente degli adempimenti, anche burocratici. Il primo è la trasformazione della società in società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata.