FABRIANO – In città non si sono ancora spenti gli echi della promozione in serie B della Janus Fabriano, che ha riportato la pallacanestro cartaia nella terza categoria nazionale. Tra i protagonisti di questo successo, c’è indubbiamente l’esperto giocatore locale Sergio Quercia, che, classe 1980, ha messo a disposizione della squadra il suo talento e la sua tecnica. Per Quercia, si è trattato della sesta promozione in carriera: quattro ne aveva conquistate con l’allora Spider Fabriano (con la cui maglia aveva effettuato l’incredibile percorso dalla serie D alla B1), una a Matelica (in C1 nel 2012/13) e quest’ultima, di pochi giorni fa, con i colori biancoblù della Janus Fabriano.
«Una promozione inaspettata – commenta Sergio, a bocce ferme. – Siamo partiti a settembre con una squadra quasi completamente rinnovata e giovane. Con queste premesse, l’obiettivo erano i play-off, tra le prime otto del girone marchigiano, ma nulla di più. Un traguardo che, all’atto pratico, abbiamo raggiunto con ampio anticipo: a metà del girone di ritorno eravamo già quasi sicuri, addirittura, del secondo posto! A quel punto abbiamo iniziato a crederci un po’ di più… E dai play-off in poi il finale è stato fantastico, con diversi colpi di scena. Penso ad esempio alla partita interna contro Lamezia: eravamo praticamente fuori, dovevamo vincere con uno scarto di oltre tredici punti, e ce l’abbiamo fatto in maniera spettacolare. Io credo che in questa stagione abbiamo incontrato una combinazione di eventi e di fato favorevole…difficilmente ripetibile».
Fato sì, ma anche bravura. «La differenza l’ha fatta il gruppo – prosegue Quercia: – raramente, durante i miei tanti anni da giocatore (alla Spider Fabriano, Libertas Fabriano, Massafra, Assisi, Marzocca, Matelica e Tolentino, nda), mi sono trovato in un contesto così affiatato. Merito di tutti noi giocatori che rapidamente abbiamo trovato la chimica giusta, mettendo a proprio agio i nuovi, alcuni dei quali giovani e alle prime esperienze lontano da casa. Merito della società, che ha avuto buone intuizioni in fase di mercato e poi ci ha sempre fatto lavorare in tranquillità. Merito dello staff, guidato da un tecnico competente come Daniele Aniello, assistito da un ottimo vice come Nuno Tavares capace di preparare perfettamente le partite e da Fabio Panzini che ha svolto un egregio ruolo di collante».
Una stagione da ricordare, insomma, per Sergio Quercia. «Difficilmente ripetibile, direi – aggiunge. – E’ stata un’esperienza talmente bella, che la conserverò per sempre nel cuore. Da parte mia… il fatto di esser stato il più anziano del gruppo mi ha fatto un po’ strano… ricordo bene quando conquistai la prima promozione con la Spider, nel 2000/01, ed ero il più giovane… Ad ogni modo, ho cercato di interpretare nel migliore dei modi il ruolo di “veterano”, cercando di dare qualche consiglio ai ragazzi, magari nel rapporto da tenere con la società o il pubblico, e cose del genere. Devo dire che anche per questo è stata un’esperienza bellissima».
Quasi venti anni di attività, dunque, per “Sergione”, tra la prima promozione e questa. Durante i quali ha visto passare tante squadre, giocatori ed il basket evolversi. «Quello di oggi è un altro basket – ragione Quercia. – Ricordo la pallacanestro del professor Giuliano Guerrieri quando vincemmo il primo campionato con la Spider nel 2001, fatta di molta tecnica, tattica, ritmo controllato, grande organizzazione. La pallacanestro di oggi è costituita più di fisicità e intensità, soluzioni individuali, meno tatticismi».
Ad ogni modo, pur con i tempi che cambiano, Quercia è ancora qua a festeggiare. Classe e qualità tecniche anche quest’anno gli hanno consentito di andare ampiamente in doppia cifra per punti segnati. E il futuro è alle porte. Ci sarà anche in serie B?
«Non conosco i progetti della società – conclude Quercia: – del resto il campionato è appena finito ed è necessario dare tempo al tempo. Credo, comunque, che a breve ci incontreremo e valuteremo il da farsi».