JESI – Un’accorata lettera al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella per illustrare la situazione di Nuova Banca Marche e manifestare perplessità sulle tempistiche di salvataggio dell’istituto di credito, con particolare riferimento ad analoghe situazioni gestite in maniera differente. A scriverla è il sindaco di Jesi Massimo Bacci, che segue la delicata vicenda ormai da mesi. Ecco il testo integrale:
“Signor Presidente,
nel rivolgerLe un deferente e grato pensiero per l’alto profilo istituzionale, etico e morale con cui sta caratterizzando l’importante carica a cui è stato chiamato, desidero unire la voce della città di Jesi – sede di Banca delle Marche – a quella di Arezzo il cui collega primo cittadino Le ha scritto nei giorni scorsi.
Il tema, come Le è noto, è quello del diverso trattamento che è stato riservato nei confronti degli azionisti e degli obbligazionisti subordinati del Monte dei Paschi di Siena rispetto a quanti hanno investito i loro risparmi in Banca delle Marche e negli altri tre Istituti coinvolti nel decreto salvabanche del 22 novembre 2015.
Mentre questi ultimi hanno visto i loro titoli trasformarsi in carta straccia, gli investitori del Monte dei Paschi sono stati messi al riparo da un simile trattamento, ottenendo viceversa tutte le garanzie possibili. Orbene, come può anche appurare dai risultati della Commissione di Studio su Banca delle Marche istituita dal Consiglio Comunale di Jesi che mi permetto di allegarLe, coloro che hanno investito su questo Istituto – in particolare i piccoli risparmiatori – sono stati a tutti gli effetti ingannati, pagando di tasca propria spregiudicate operazioni finanziarie poste in essere da personaggi senza scrupoli che erano stati chiamati, per buona parte dalla Fondazioni Casse di Risparmio socie di maggioranza, a guidare la stessa vecchia Banca Marche, oggi in liquidazione amministrativa coatta. Su tale vicenda, per altro, l’autorità giudiziaria sta indagando, con l’auspicio che si faccia piena luce il prima possibile, convinto che questo nostro Paese debba avere una giustizia tanto imparziale quanto tempestiva.
Per tali ragioni sono a chiederLe di intercedere presso il Presidente del Consiglio dei Ministri affinché siano trovate le migliori soluzioni che permettano a chi ha investito in Banca delle Marche di avere salvaguardati i propri risparmi, così come fatto per Monte dei Paschi. Certo di una Sua attenta e scrupolosa riflessione rispetto a tale richiesta, l’occasione mi è gradita per trasmetterLe i sensi di stima e di affetto dell’intera Comunità di Jesi“.